Dopo che nel nostro Paese si sono sviluppati sviluppi interessanti e sospetti di terrorismo, vale la pena tenere d'occhio anche il processo legislativo in corso in Svizzera!

Secondo molti contiene preoccupanti colpi di scena dal punto di vista dello stato di diritto, ma due terzi degli svizzeri potrebbero presto confermare la legge antiterrorismo. La legge concederebbe controversi poteri extra alla polizia, ma le persone si preoccupano principalmente della loro sicurezza

Un referendum a metà giugno potrebbe rafforzare la legge antiterrorismo in Svizzera. Il regolamento è divisivo sia in patria che all'estero: secondo i suoi critici, anche i cittadini innocenti possono bere il succo delle sue rigide disposizioni, mentre coloro che accolgono con favore la legge sostengono che la legislazione proteggerà gli svizzeri dal terrorismo meglio che mai.

Nonostante il referendum sia stato caldeggiato dagli oppositori del concetto, come afferma Reuters riferendosi agli analisti, sembra che circa i due terzi degli svizzeri siano favorevoli alla nuova regolamentazione.

Secondo il rapporto del Servizio federale di sicurezza nazionale dello scorso novembre, l'autorità si sta attualmente concentrando su 49 persone classificate come "rischiose" dal punto di vista della sicurezza nazionale, e inoltre sta monitorando 690 utenti che visitano regolarmente siti web jihadisti.

Il legislatore aggiunge che l'obiettivo è prevenire casi come quello avvenuto nella prima metà degli anni 2010: un fratello e una sorella di 15 e 16 anni si sono recati in Siria nel 2014, e successivamente entrambi sono stati accusati di collaborare con il Stato islamico.

La nuova legge concederebbe ulteriori poteri alla polizia, che attualmente può agire contro un cittadino solo se quella persona ha già commesso un reato. Rispetto a ciò, la nuova proposta promette un radicale cambio di prospettiva, con il fatto che in futuro le organizzazioni violente potranno anche agire preventivamente contro potenziali terroristi.

In particolare, il testo della legge autorizza la polizia federale (Fedpol) ad agire nei confronti di un individuo di età superiore ai 12 anni, anche se non vi sono prove sufficienti per avviare un procedimento penale.

Fonte e articolo completo: mandiner.hu