I membri liberali di sinistra del Parlamento europeo stanno ancora una volta minacciando la Commissione europea di procedimenti giudiziari. Il rappresentante del PE di Fidesz, Tamás Deutsch, ha sottolineato al nostro giornale: la sinistra vuole trasformare il parlamento in una forza di polizia politica. La sinistra europea non vuole discutere con chi ha un'opinione diversa, ma vuole punirli con dure conseguenze legali, ha detto al nostro quotidiano Tamás Deutsch

Un gruppo di membri del Parlamento europeo vuole intraprendere un'azione legale contro la Commissione europea (CE) per non aver ancora convalidato il cosiddetto meccanismo dello stato di diritto che prevede il ritiro dei fondi UE nei confronti di Ungheria e Polonia, secondo il progetto di risoluzione ottenuto da Politico.

Il quotidiano di Bruxelles ricordava che in un precedente documento i rappresentanti indicavano il primo giugno come ultima scadenza, ma la Corte di giustizia europea, in ossequio alla decisione dei vertici degli Stati membri dello scorso dicembre, attende la decisione del la Corte di giustizia dell'Unione europea. Secondo i rappresentanti che sostengono l'attuale proposta, dovrebbero agire prima.

Il rappresentante ungherese di Momentum, Katalin Cseh, firma la bozza, e tra i firmatari ci sono politici che spesso criticano il nostro Paese, come Danuel Freund e Terry Reintke dei Verdi tedeschi, o Birgit Sippel, socialdemocratica.

La sinistra europea vuole trasformare il PE in una forza di polizia politica - con la partecipazione d'avanguardia dei rappresentanti della sinistra ungherese - Tamás Deutsch, capodelegazione del PE Fidesz, ha risposto alla bozza di risoluzione. Ha ricordato loro che la loro aspirazione non è nuova, ma si sta rafforzando: il rapporto Tavares, il rapporto Sargentini e il meccanismo che ha mentito allo stato di diritto sono serviti anche a questo scopo.

Secondo Deutsch, la sinistra europea non vuole polemizzare con chi ha un punto di vista diverso - sia esso un'istituzione Ue, un governo di uno Stato membro, una famiglia di partito o una fazione - ma vuole usare mezzi legali per punire chi con un parere diverso. Coloro che dicono no all'immigrazione clandestina, alle idee imperiali, federaliste e alla follia di genere vengono definiti euroscettici, estremisti e corrotti, vengono accusati e vengono chieste dure punizioni legali.

Il rappresentante ha definito triste il fatto che l'ex famiglia del partito di Fidesz, il Partito popolare europeo, abbia ceduto alle pressioni e "divenga l'ancella della sinistra" negli sforzi della sinistra per trasformare il Parlamento europeo in una polizia politica.

Fonte: magyarhirlap.hu

Immagine di presentazione: Szilárd Koszticsák / MTI