La Fondazione Krajczáros ha pubblicato le sue righe che attirano l'attenzione:

Prima del giorno dell'unità nazionale, è stato pubblicato "Reminiscenze della prima guerra mondiale" della Fondazione Krajczáros.
il terzo volume della trilogia, che (come i due precedenti) non è disponibile in commercio. Alla pubblicazione possono accedere coloro che sono interessati all'argomento, ma anche scuole, biblioteche e comunità di lingua ungherese oltre i nostri confini. Copie della pubblicazione sono state inviate anche a innumerevoli personaggi pubblici, con il palese intento che dopo il centenario della Grande Guerra, richiamassero l'attenzione su quanto ancora resta da fare nella regione, dove i nostri eroici caduti dormono la loro eterna sonno. La patria non deve dimenticarli, meritano di riposare in condizioni dignitose. Per questo non bastano la disponibilità dei volontari e le loro mani operose, e occorrono anche un bel po' di soldi, per i quali è indispensabile l'assistenza statale.
Negli altopiani, nell'odierna Slovacchia settentrionale, è in corso da oltre un decennio un lavoro costante e duro con la partecipazione di volontari ungheresi (compresi studenti e pensionati) per salvare i cimiteri militari.
Questo volume attuale presenta la regione attraverso la lente della cura delle tombe di guerra, mostra gli eventi militari del passato, le lotte dei nostri soldati che vi hanno combattuto, spiega lo stato attuale delle tombe di guerra (appezzamenti), i compiti necessari e la situazione dei lavori di ricostruzione , supportato da molte foto colorate. Oltre allo staff della fondazione ungherese, che partecipa in modo significativo a questa serie di programmi, sono presenti anche altre formazioni civili dei paesi V4.

Questa volta, gli autori si concentrano su circa 50 cimiteri militari situati nei distretti di Mezőlaborc e Homonna.
Gli ex soldati della 17a Guardia Nazionale a Fehérvár, Debrecen, Szeged, 1a a Budapest e molti altri le cui vite sono finite sul campo di battaglia sono sepolti qui... Secondo i curatori del libro, le tombe di guerra (anche) collegano noi, i due cittadini vicini del paese.
Sarebbe bene che, attraverso questo libro, quante più persone possibile negli insediamenti degli altipiani abitati da ungheresi, compresi coloro che vivono in quelli che oggi possono essere considerati luoghi sparsi, ritenessero importante visitare questi cimiteri e partecipare alla lavori in corso lì. Foto: hadisir.hu