Il gruppo operativo incaricato di riavviare la vita economica ha messo sul tavolo del governo le sue prime proposte, sei delle quali sono già state accettate, ha annunciato venerdì il ministro degli Affari esteri e del commercio Péter Szijjártó prima della riunione del gruppo operativo incaricato di riavviare la vita economica.
Péter Szijjártó, secondo l'annuncio del ministero, ha sottolineato che ogni decisione serve allo scopo di fare quanti più investimenti possibili in Ungheria e mettere a disposizione del maggior numero possibile di aziende ungheresi il successo sui mercati di esportazione. "L'economia ungherese è l'undicesima economia più aperta al mondo, quindi l'andamento delle esportazioni determina sostanzialmente l'andamento dell'economia nazionale e gli investimenti sono le condizioni fondamentali per la continuazione della creazione di posti di lavoro", ha sottolineato il ministro.
Secondo la prima proposta approvata, dopo le cinque contee finora, in due nuove contee sarà possibile per il governo erogare un sostegno in denaro a fondo perduto alle imprese a partire da un limite inferiore di 5 milioni di euro. "Fino ad ora questo era possibile solo in cinque contee, negli altri il limite inferiore era di 10 milioni di euro. D'ora in poi, tuttavia, nelle contee di Somogy e Jász-Nagykun-Szolnok, il governo può fornire un sostegno in denaro per gli investimenti basati su una decisione del governo individuale al di sopra degli investimenti di 5 milioni di euro", ha affermato il ministro.
È stata presa anche una decisione riguardante il mercato del lavoro. Una delle conseguenze della pandemia è che i dipendenti lavorano da remoto. Il governo ha modificato la regolamentazione del lavoro a distanza e del lavoro da casa per creare condizioni molto più flessibili.
"Abbiamo abolito regole del tutto inutili e del tutto prive di significato. Modificando il codice del lavoro, abbiamo consentito al datore di lavoro e al lavoratore di concordare che il dipendente debba svolgere i propri compiti in parte a distanza e in parte in loco", ha affermato il ministro.
Ha aggiunto: il governo ha eliminato completamente le norme burocratiche in materia di salute e sicurezza sul lavoro e altre regole che lo rendevano impossibile, oppure le ha notevolmente semplificate. Inoltre, sono stati notevolmente ridotti anche gli adempimenti contabili legati al lavoro a distanza e al lavoro svolto da casa e la normativa è stata semplificata.
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