Il 20° Transilvania International Film Festival (TIFF) si svolgerà fino a domenica prossima in diciassette località, con 165 film proiettati. La rivista, arrivata per la sua edizione festiva, ha riportato a Cluj il trambusto e il bohémien prima dell'epidemia. Ci sono mascherine e controlli della temperatura alle proiezioni in piazza principale, ma il rigore dell'anno scorso è stato allentato, quest'anno solo il centro di test e vaccinazione allestito ci ricorda che c'è ancora un'epidemia.

La ventesima edizione del TIFF di quest'anno, che durerà fino al primo agosto, è iniziata venerdì sera in modo tradizionale, sulla piazza principale, con la differenza che oltre a Cluj hanno festeggiato anche altre 19 città. Il film di apertura è stato visto in tutta la Transilvania, anche se l'inizio a Cluj è stato un po' ritardato rispetto alle altre location. Al gala di apertura, i 1.500 posti a sedere si sono rivelati quasi insufficienti.

Anche al gala di apertura non sono mancati elementi di spettacolo, la band Amadeus di Bucarest ha deliziato il numeroso pubblico con musica classica intrisa di pop, mentre il gruppo artistico italiano Corona Events ha eseguito acrobazie spettacolari. All'edizione di quest'anno del TIFF saranno proiettate 165 opere nelle 17 sedi, i cui autori provenivano da più di 40 paesi, tra cui India, Stati Uniti e Spagna, dichiarata da pochi giorni zona rossa.

Dal punto di vista ungherese, la giornata ungherese di mercoledì è la più promettente, quando verrà proiettato l'ultimo film del regista István Szabó, vincitore del premio alla carriera al TIFF, Final Report. La variopinta selezione ungherese comprende anche un film in concorso, Felkészúlys di Lilli Horváth per un periodo indefinito insieme, ma sarà proiettato anche il primo grande lungometraggio di Cecília Felméri di Cluj-Napoca, Spirál.

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Foto: Facebook/TIFF