Due terzi degli elettori attivi considerano Viktor Orbán il più probabile che diventi primo ministro ungherese dopo il 2022. Tra i suoi possibili sfidanti, Klára Dobrev e Péter Márki-Zay hanno all'incirca le stesse possibilità contro il primo ministro in carica: rispettivamente il 18 e il 17%.
Ciò dimostra che gli elettori hanno "prezzato" i due candidati di sinistra: hanno lo stesso atteggiamento nei confronti della moglie di Ferenc Gyurcsány e di Márki-Zay, secondo l'ultimo sondaggio d'opinione del Centro per i diritti fondamentali.
La stragrande maggioranza degli intervistati che hanno promesso di partecipare alle elezioni si aspetta la vittoria del primo ministro Viktor Orbán alle elezioni parlamentari del prossimo anno.
Secondo la ricerca rappresentativa a livello nazionale, due terzi degli elettori attivi considerano l'attuale primo ministro il più propenso a formare il nuovo governo, indipendentemente da chi sarà il secondo classificato alla carica di primo ministro al secondo turno delle primarie di sinistra. Viktor Orbán ha molte più possibilità di Klára Viktor Dobrev e Péter Márki-Zay agli occhi dei cittadini intervistati che vogliono presentarsi come elettori alle prossime elezioni: mentre il 71 per cento del primo e il 66 per cento del secondo ha affermato che l'incumbent il primo ministro può rimanere nella sua posizione attuale dopo il 2022.
La ricerca rivela che i cittadini considerano altrettanto improbabili entrambi i candidati alla carica di primo ministro alle primarie di sinistra, che assicurano il ruolo di opposizione dominante della Coalizione Democratica: Klára Dobrev 18 per cento, Péter Márki-Zay 17 per cento pensano di poter vincere nel 2022.
Il fatto che, nel caso di entrambi i politici, meno di due ungheresi su dieci ritengano che uno di loro possa diventare primo ministro la prossima primavera, conferma l'ipotesi che gli elettori considerino il processo già pianificato.
Il risultato è stato "prezzato", ei due candidati sono considerati intercambiabili: non importa chi dei due finisca al primo posto, il vero vincitore sarebbe Ferenc Gyurcsány.
Fonte: Magyar Hírlap
Immagine: Centro per i diritti fondamentali