Il Parlamento europeo (PE) ha oltrepassato la sua autorità e ha preso posizione sulla decisione della Corte costituzionale polacca - Il viceministro degli Esteri polacco Piotr Wawrzyk ha commentato il documento votato il giorno precedente nella sessione plenaria del PE a Strasburgo.
Il diplomatico ha reagito alla radio pubblica polacca al fatto che nella posizione non vincolante del PE, ha valutato la decisione della Corte costituzionale polacca all'inizio di ottobre come un attacco ai valori e alla legislazione europea. In esso, l'organismo in veste di Varsavia ha confermato il primato della costituzione nazionale sul diritto dell'UE e che i poteri trasferiti all'Unione europea (UE) si applicano solo alla legislazione inferiore alla Legge fondamentale.
Nella sua risoluzione di giovedì, il Parlamento europeo ha dichiarato: la Corte costituzionale polacca è illegittima, non indipendente e incompetente nell'interpretare la costituzione polacca.
La posizione del Parlamento Ue riflette solo il punto di vista dei rappresentanti, ma non è vincolante per nessuno, ha sottolineato Wawrzyk, aggiungendo che il documento "non può in alcun modo essere collocato nelle competenze del Parlamento europeo e dell'Ue".
Negli ultimi anni, soprattutto per quanto riguarda la Polonia, il Parlamento europeo "vota risoluzioni che non hanno nulla a che vedere con la realtà", e con documenti adottati "non autorizzati", riduce l'autorità propria e dell'intera Ue, ha affermato il viceministro.
Ha affermato: nel caso delle istituzioni dell'UE, c'è uno sforzo volto ad ampliare le loro competenze fissate nei trattati fondamentali. Wawrzyk ha ricordato che anche il primo ministro Mateusz Morawiecki ha parlato di appropriazione di poteri da parte degli organi dell'Ue nel suo discorso al Parlamento europeo di martedì.
Fonte: MTI
Ma il mio cervello ha un limite!
Secondo la risoluzione appena adottata dal Parlamento europeo, "la Corte costituzionale polacca non ha legittimità giuridica, non è indipendente e non è autorizzata a interpretare la costituzione polacca". Tutto questo perché la Corte costituzionale polacca ha giustamente affermato che il diritto dell'UE ha dei limiti e che Bruxelles non può mettere le mani su tutti i poteri degli Stati membri!
È un punto basso storico che un'istituzione dell'UE, che non dà nemmeno l'apparenza di obiettività e opera come un organo di ricatto apertamente politico, metta in discussione la quasi esistenza dell'organo giudiziario supremo di uno Stato membro sovrano.
Con questa risoluzione, il Parlamento europeo ha dimostrato una volta per tutte che non è al servizio delle persone, ma solo delle ideologie!
Siamo al fianco dei nostri fratelli polacchi e continueremo a combattere fianco a fianco contro la subdola furtività e la pressione politica del Parlamento europeo!