A Wroclaw, in occasione della commemorazione festiva locale della rivoluzione ungherese e della guerra d'indipendenza del 1956, è stato presentato il documentario polacco "La via crucis di János Esterházy".
I principali organizzatori delle commemorazioni del 1956 furono il consolato ungherese a Breslavia e la Società di amicizia ungherese-polacca intitolata al locale Mieczyslaw Woroniecki. Maciej Jozefowicz, sacerdote cattolico polacco di origine ungherese, ha celebrato una santa messa per la salvezza spirituale delle vittime ungheresi e polacche cadute nel 1956 dopo aver deposto una corona di fiori sul memoriale ungherese del 1956 situato nella piazza Bem della città.
Dopo la messa, uno degli eroi del 1956, il nipote di László Regéczy-Nagy, Dobry Balázs, ha tenuto un ricordo visivo proiettato delle rappresaglie dopo la rivoluzione ungherese del 1956 e del valore morale della posizione umana che continua ancora oggi, basato su l'esempio di suo nonno.
Successivamente è stato proiettato il documentario polacco "János Esterházy's Crossroads".
Uno dei più importanti registi di documentari polacchi, Artur Janicki da Cracovia, ha ripercorso le tappe della drammatica vita del politico martire ungherese-polacco con un dramma che racchiude anche gli stilemi specifici della cinematografia polacca.
Alla tavola rotonda dopo la proiezione del film, guidata dal console di Breslavia Ádám Szesztay, lo storico polacco Arkadiusz Adamczyk e lo storico ungherese Imre Molnár hanno analizzato il messaggio del film e attraverso di esso il messaggio attuale dell'eredità spirituale di János Esterházy.
Si spera che il pubblico ungherese possa presto vedere il film, dato che il suo doppiaggio ungherese è in corso. In occasione della serata celebrativa è stato presentato anche il libro in lingua polacca del Professor Arkadiusz Adamczyk sulla vita di János Esterházy, pubblicato dall'autore in onore dell'Anno della Memoria di Esterházy.
Un gran numero di polacchi ha preso parte alla commemorazione del 1956 a Wroclaw e ai programmi correlati.
Fonte: Felvidék.ma
Immagine di presentazione: MKP