Dal 1° novembre il sistema di accesso diretto alle vittime continuerà ad espandersi. Il governo è impegnato nella più ampia applicazione dei diritti delle vittime, promuovendo l'assistenza alle vittime e la sua effettiva attuazione è un obiettivo prioritario. - il Ministero della Giustizia ha rilasciato un comunicato a MTI

Finora sono stati compiuti passi seri per raggiungere la più ampia gamma possibile di vittime, ma allo stesso tempo è giustificato l'ampliamento del sistema di non partecipazione basato sull'accesso diretto alle vittime. (L'essenza di ciò è che non solo la vittima può contattare le autorità, ma le autorità lo contatteranno direttamente. -ndr.) Dal 1 gennaio 2021, il codice penale. il modello di accesso diretto era a disposizione delle vittime di reati dolosi e violenti contro le persone.

Dal 1° novembre l'ambito dei reati sarà ampliato mediante una modifica della legge: le informazioni di polizia non saranno più richieste solo in caso di reati violenti contro la persona, ma anche in caso di abusi sessuali, scherma, viene attuato anche lo sfruttamento della prostituzione minorile, le molestie, le rapine e il furto di valore minore e delitto (fino a un limite di valore di 500.000 HUF).

Al fine di contattare il maggior numero possibile di vittime da parte del servizio di assistenza alle vittime, e affinché il maggior numero possibile di vittime possa ricevere supporto di assistenza alle vittime, a seguito della modifica, la vittima non deve più acconsentire al trasferimento di propri dati, ma dovrà dichiarare il proprio effettivo divieto od opposizione al conferimento dei dati. In questo modo, il sistema continua a garantire legalmente che i dati della vittima, qualora non lo desideri espressamente, non vengano trasferiti al servizio di assistenza alle vittime e che il servizio non possa contattarla.

A seguito delle nuove normative, il numero di contatti effettuati dal servizio di assistenza alle vittime aumenterà, pertanto si prevede che più vittime potranno ricevere assistenza.

immagine: IM

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intervista, il ministro Judit Varga ha sottolineato che la cooperazione tra le organizzazioni statali, municipali, civili ed ecclesiastiche è importante per aiutare le vittime. Secondo lui, un buon esempio di ciò è il progetto congiunto dell'Ungherese Baptist Charity Service e della polizia, che serve l'alloggio sicuro, la riabilitazione e il reinserimento delle vittime della tratta di esseri umani.

Il ministro ha anche sottolineato l'importanza di uno staff equilibrato e compassionevole che accolga le vittime che chiedono aiuto.

La cosa più importante è che le vittime sappiano: c'è aiuto

Judit Varga ha sottolineato.

Fonte: MTI

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