La scrittrice ungherese Edith Bruck ha rifiutato martedì in una lettera aperta di accettare un premio per la pace come sopravvissuta all'Olocausto ad Anzio, in Italia, perché la città non ha ancora revocato il titolo di cittadino onorario dell'ex dittatore fascista, Benito Mussolini.

Edith Bruck ha sottolineato che Mussolini, creatore del fascismo italiano, ha ancora "molti seguaci in tutta Europa, che hanno la memoria corta". Lo scrittore novantenne credeva che la "nostalgia attiva" circondasse l'epoca storica più vergognosa e indelebile.

Anzio, a sessanta chilometri da Roma, premia ogni anno personalità italiane e straniere che ritiene meritevoli con un premio per la pace. Quest'anno è stato scelto Edit Bruck, che ha rifiutato il riconoscimento perché

Benito Mussolini è tuttora cittadino onorario della città di Anzio.

Il sindaco Candido De Angelis, ex democristiano e ora politico della Lega, ha definito l'accaduto un malinteso e ha invitato lo scrittore ungherese a un incontro. Sottolineò che a Mussolini fu data la cittadinanza onoraria nel 1924, quando era obbligatoria per tutte le città. Ha ricordato che Anzio è stata rasa al suolo dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale.

Nata a Tiszakarád, l'intera famiglia di Edith Bruck fu deportata durante la seconda guerra mondiale, visitò diversi campi di concentramento, tra cui Auschwitz, Dachau e Bergen-Belsen. Sua madre morì ad Auschwitz, suo padre e suo fratello morirono a Dachau, ma lei sopravvisse ai campi con sua sorella Edith Eliz.

Il poeta, scrittore, regista, che vive in Italia dal 1955, è stato inserito quest'anno tra i finalisti di un altro prestigioso premio letterario italiano, il Premio Strega

con la sua opera Lost Bread. A febbraio ha pubblicato un articolo sul quotidiano della cattedrale L'Osservatore Romano, dopo il quale papa Francesco gli ha fatto visita nel suo appartamento romano per scusarsi con lui a nome dell'umanità per quanto accaduto durante la seconda guerra mondiale.

A luglio è stato nominato vicepresidente della Società Dante Alighieri, che si occupa della diffusione internazionale e della tutela della lingua italiana. Ad agosto diventa uno dei vincitori del Premio letterario Viareggio-Repaci.

Fonte: MTI

Foto: la scrittrice ungherese Edith Bruck (Foto: MTI/ Noémi Bruzák)