L'identità politica di Péter Márki-Zay, il candidato primo ministro della sinistra, è difficile da definire. Mentre negli ultimi anni il sindaco di Hódmezővásárhely ha più volte espresso il suo impegno “conservatore” e “cristiano”, nel discorso del 23 ottobre ha difeso Ferenc Gyurcsány e György Soros.
Alla luce dei punti interrogativi che circondano l'orientamento politico del candidato primo ministro liberale di sinistra, Századvég ha esaminato cosa pensano gli ungheresi - se viene eletto - che tipo di politica ci si può aspettare da Márki-Zay , soprattutto alla luce del fatto che gode del sostegno della coalizione di sinistra guidata da Gyurcsány.
La ricerca mostra che più di tre quarti (76%) degli intervistati ritiene che l'ex primo ministro, Ferenc Gyurcsány, sostenga Péter Márki-Zay come candidato primo ministro dell'opposizione. In questo contesto, il 61 per cento degli ungheresi ritiene vero che Márki-Zay si candiderà alle elezioni parlamentari del 2022 come coalizione di opposizione che riporterebbe le politiche socialiste di Ferenc Gyurcsány.
La percentuale di coloro che pensano che non ci si possa aspettare che Péter Márki-Zay "resusciti" la politica di sinistra a Gyurcsány può essere stimata al 29%. Un elemento determinante del governo liberale di sinistra prima del 2010 era il ritiro dei sussidi alle famiglie ungheresi, nonché l'aumento seriale degli oneri pubblici che gravavano su persone e imprese. Alla luce di ciò, non sorprende che un intervistato su due (50%) sia dell'opinione che il sindaco di Hódmezővásárhely sia sostenuto da politici e partiti che vorrebbero abolire i benefici fiscali per le famiglie e aumentare il livello delle tasse.
Dopo la sua vittoria alle primarie, Péter Márki-Zay si è chiaramente impegnato nella linea politica volta a soddisfare le aspettative di Bruxelles, seguita per anni dalla sinistra ungherese.
Alla luce del sondaggio di opinione, si può affermare che la citata affermazione è in linea con l'opinione degli elettori. Sulla base del sondaggio, si può stabilire che due terzi degli ungheresi (66%) sono convinti che, secondo Márki-Zay, l'Ungheria dovrebbe prendere esempio da Bruxelles in termini di valori, migrazione, questioni sociali e politica fiscale. Inoltre, il 59 per cento degli intervistati ritiene vera l'affermazione secondo cui il candidato premier di sinistra è sostenuto da forze politiche che aprirebbero la strada agli immigrati se pressate da Bruxelles, mentre il 29 per cento ritiene che ciò non corrisponda alla realtà. Allo stesso modo, il 53% degli intervistati presume che Péter Márki-Zay sia sostenuto da politici e partiti che lascerebbero che Bruxelles aumenti il prezzo dell'elettricità e del gas.
Fonte: Fine del sec