Ho letto che nulla può rivelare il socialista Ildiko Lendvai come - come scrive - "un bel piccolo annuncio CÖF-CÖKA tra due marce per la pace". Uno di questi la rende felice.

Cosa dice il Forum dell'integrazione civile? Avverte l'iperattivo Péter Márki-Zay di porre fine alle sue "tangenti", in gergo calcistico : "Usa la parola aberrante giorno dopo giorno, malaticcio più e più volte [...], la ripetizione indica perversione, non puoi vincere una partita con esso."

Ildikó Lendvai si rallegra dunque. In effetti, diventerà un comico. "Signore Gesù! […] Quindi ora dovevo sapere che questa non è semplice stupidità, ma – oh – perversione?!”

Cosa dovrebbe fare se non riesce a ridere di questo commento "divertente"? Affrontalo e spiegagli che questo annuncio non riguarda questo? Cerco. Si tratta, caro Ildikó, che gli elettori non dovrebbero essere definiti serialmente aberranti, "presi a calci" e poi costretti a ritirarsi in base alle loro opinioni politiche. (La donna piagnucolosa, che, lo so, non è mai stata il coltello più affilato nel cassetto, lo capirebbe?)

Gli scritti mi ricordano gli articoli scanzonati dello Szabad Nép dell'epoca. (L'unica differenza è che mentre si può ridere senza conseguenze delle opere dell'ex presidente - non del suo "umorismo" o del suo sarcasmo - le persone che hanno riso degli scritti dell'ex giornale di partito sono state portate via dal grande macchina nera.) Ildikó è quel tipo di instancabile corrispondente operaio che - sebbene nessuno al mondo lo abbia chiesto - scende regolarmente tra noi per avvertirci con la fiamma della sua torcia che siamo sulla strada sbagliata.

Fonte: magyarhirlap.hu/György Pilhál

Immagine: MTI/Attila Kovács