La Corte costituzionale ha confermato la decisione del Parlamento sull'ordinazione di un referendum nazionale, l'organo sul suo sito web Come è scritto; in relazione ai quattro quesiti adottati dal parlamento, due ricorrenti hanno chiesto anche che fossero esaminati sotto il profilo costituzionale.

I ricorrenti volevano che la Corte Costituzionale annullasse la decisione del Parlamento, perché ritengono incostituzionali le questioni del referendum sulla protezione dei minori.

La decisione recentemente pubblicata ha rivelato che spetta al Presidente della Repubblica decidere quando indire il referendum. Per inciso, uno dei firmatari si è opposto al fatto che, secondo le notizie, il referendum si terrà lo stesso giorno delle elezioni parlamentari di quest'anno. La Corte costituzionale (AB) ha indicato che questa non è di sua competenza e non sono state ricevute denunce contro l'emendamento legale che lo consente. Secondo l'altra denuncia, il referendum causerà problemi con lo stato di diritto che, secondo il firmatario, metteranno a rischio anche i fondi di recupero di Bruxelles. L'AB ha classificato questa ipotesi come ipotetica e ha osservato che è al di fuori della sua giurisdizione rivelare la verità dell'affermazione.

Fonte: Nazione ungherese

Nella foto: Tamás Sulyok, presidente della Corte costituzionale (Foto: Máté Bach)