Il 91% degli intervistati ritiene che le tensioni relative alla crisi russo-ucraina dovrebbero essere moderate, secondo un sondaggio di marzo di Századvég. L'indagine ha mappato chi la popolazione ungherese considera responsabile dell'aggravarsi del conflitto armato, cosa pensa del rapporto del nostro Paese con la Russia e la direzione che deve seguire l'Ungheria in relazione alla situazione di crisi emergente.
Come punto di partenza, è importante affermare che il conflitto tra Ucraina e Russia non può essere considerato nuovo. Dall'occupazione russa della penisola di Crimea nel 2014, la tensione tra i due Paesi è stata costante, per cui le operazioni militari in Ucraina iniziate a fine febbraio - intraprese dalla Russia - possono essere interpretate come un altro capitolo della crisi che si protrae. Dato che le azioni del presidente russo Vladimir Putin hanno intensificato il conflitto in questione, è meno sorprendente che tra gli intervistati ungheresi in generale, più persone considerino la Russia responsabile del peggioramento della situazione (32%) rispetto all'Ucraina guidata da Zelensky (13% ).
Tuttavia, il sondaggio lo evidenzia
secondo il 47 per cento degli ungheresi, entrambe le parti sono responsabili dell'aggravarsi del conflitto, il cui sfondo è presumibilmente che l'opinione pubblica chiede al più presto una soluzione pacifica del conflitto armato, evitando che assuma una dimensione europea.
Negli ultimi anni, l'Ungheria ha lottato per relazioni equilibrate e pacifiche sia con la Russia che con l'Ucraina. Di conseguenza, solo il 25% degli intervistati ritiene che il primo ministro ungherese Vladimir Putin servirebbe gli interessi, mentre la stragrande maggioranza (71%) ritiene che Viktor Orbán voglia anche mantenere relazioni pacifiche con la Russia, garantendo così l'approvvigionamento di gas ed energia ungherese.
secondo due terzi degli intervistati (66 per cento), il rapporto dell'Ungheria con la Russia stabilito negli ultimi anni è vantaggioso nella situazione attuale in termini di conservazione della pace e della sicurezza del nostro paese ed evitando il coinvolgimento di Ungheria-Russia nella guerra, mentre 25 per cento ha espresso il parere opposto.
Alcuni dei partiti di sinistra ei media che simpatizzano con loro stanno sostenendo un'azione aggressiva contro la Russia. Sulla base della ricerca, tuttavia, si può concludere che – secondo i dati misurati da Századvég a febbraio –
9 ungheresi su 10 (90%) ritengono che il nostro Paese non possa scivolare in un conflitto armato e che garantire la sicurezza dell'Ungheria venga prima di tutto.
Nel complesso, si può affermare che la popolazione ungherese si aspetta moderazione da tutti gli attori pubblici nella crisi russo-ucraina e sollecita un approccio sobrio al conflitto.
Fonte: szazadveg.hu
Foto di presentazione: Zoltán Bors/Knap