Secondo il rapporto ZDF, l'Ungheria mostra solo al mondo esterno un volto favorevole ai rifugiati. - può essere letto sul Mandiner. Il telegiornale serale di ZDF del 6 marzo si è concentrato sulla guerra in Ucraina.  

Uno dei servizi del programma riguardava l'Ungheria. Il presentatore ha raccontato quanti rifugiati ucraini sono stati accolti dalla Polonia alla Moldavia; poi cita per l'ultima volta l'Ungheria, dicendo che abbiamo accolto quasi 170mila persone, "ma non sempre a braccia aperte", aggiunge il conduttore prima dell'inizio del servizio.

 

Il film-reportage realizzato a Fehérgyarmat riguarda esclusivamente le denunce di una famiglia ucraina arrivata in Ungheria, a Fehérgyarmat, attraverso la Moldavia e la Romania, dove ora è stato allestito un centro di immigrazione temporanea - mentre la cinepresa mostra poliziotti severi e in divisa dietro un recinzione.

Dal rapporto possiamo conoscere la famiglia ucraina, i cui due membri femminili possono lasciare l'alloggio perché hanno passaporti biometrici, ma il padre di famiglia non può, perché ha un passaporto "normale", e secondo le autorità ungheresi , deve occuparsi della registrazione speciale. In precedenza, tuttavia, riuscivano a passare senza problemi attraverso la Moldavia e la Romania.

Un aiutante dalla Germania si lamenta anche che essendo in guerra, come possono i profughi, che hanno attraversato il confine e sono al sicuro, ottenere i documenti in questo modo, ma secondo lui non possono andare oltre.

"L'Ungheria mostra al mondo esterno un volto a misura di rifugiato. Ma dove l'opinione pubblica mondiale non è così attenta, le persone che sono costrette a fuggire dalla guerra vengono arrestate in un modo che non sembra molto amichevole, per dirla con cautela", dice infine alla telecamera il reporter sul posto.

Sul fatto che decine di migliaia di persone arrivano ogni giorno in Ungheria direttamente dall'Ucraina e che i rifugiati dal confine alla capitale ricevono assistenza civile e statale per viaggio, vitto e alloggio - che la società ungherese ha dimostrato per decenni una solidarietà senza precedenti, aiutando in maniera massiccia Rifugiati ucraini con tutti i mezzi, trasportandoli e nutrendoli e dando loro alloggio nelle proprie case - non una parola è menzionata nel rapporto dei media pubblici tedeschi.

Fonte: mandarino