L'embargo proposto dalla Commissione europea sui nuovi appalti energetici colpisce in modo sconsiderato e distruttivo il sostentamento del popolo ungherese.
Attira la nostra attenzione sul fatto che il sistema istituzionale dell'UE è in uno stato caotico. La Commissione europea si è discostata da quanto concordato dai leader degli Stati membri l'11 marzo 2022 a Versailles, modellando il possibile sistema di sanzioni per i vettori energetici alle circostanze specifiche degli Stati alleati.
Purtroppo, possiamo presumere che la maggioranza ultra-liberale del Parlamento europeo stia già imponendo soluzioni federali dell'UE agli stati-nazione alleati. Pertanto, la domanda è se queste misure che influiscono sul destino dei cittadini dell'UE siano legittime o meno?
I nostri patrioti intellettuali sono sconcertati dalle aspirazioni di potere quasi golpiste del Parlamento europeo.
L'ultimo e sconsiderato annuncio di embargo della Commissione europea, non preventivamente concordato con i Paesi membri, mostra il deficit democratico che si riscontra nell'Unione, l'isolamento dei cittadini della comunità e il disprezzo delle loro opinioni.
CÖF-CÖKA, insieme alla stragrande maggioranza della popolazione ungherese, sostiene pienamente i contenuti della lettera di Viktor Orbán a Ursula von der Leyen, ovvero misurare prima e poi su misura.
Gestione di CÖF-CÖKA
Foto: Javier Soriano/AFP