Secondo l'ultimo sondaggio di Századvég, il 79% degli ungheresi sostiene che il governo imponga una tassa speciale sulle società che hanno realizzato profitti extra, in modo che con l'aiuto dei ricavi generati in questo modo, la riduzione delle spese generali diventi sostenibile a lungo termine. . L'indagine ha toccato le opinioni del pubblico riguardo alle ragioni dell'aumento dei prezzi, nonché la questione di quali aspettative hanno gli ungheresi in relazione all'onere delle aziende che realizzano profitti anche in una situazione di guerra.
La guerra russo-ucraina sta alimentando l'inflazione
Sulla base della ricerca, si può concludere che gli ungheresi vedono realisticamente che l'aumento dei prezzi è inseparabile dalla guerra russo-ucraina e dalle sue conseguenze.
Di conseguenza, gli intervistati erano più preoccupati per la guerra e la situazione bellica in generale (89%), la crisi energetica causata dal conflitto russo-ucraino (90%), le sanzioni statunitensi e dell'UE e i piani di sanzioni contro la Russia (79%), oltre che speculativamente, le grandi aziende ei commercianti che alzano unilateralmente i prezzi (77 per cento) sono ritenuti responsabili dell'inflazione.
La percentuale di coloro che ritengono che la politica energetica di Bruxelles e la tassazione energetica dell'UE abbiano un ruolo nell'aumento della pressione inflazionistica è del 71%, mentre il 67% degli intervistati ritiene che anche le politiche degli Stati Uniti e di Joe Biden possano essere ritenute responsabili di l'aumento dei prezzi.
Gli ungheresi sono favorevoli a tassare i profitti extra
Gli effetti del conflitto bellico in Ucraina - tra l'altro nel campo dell'economia e dell'energia - hanno posto il nostro Paese di fronte a sfide significative. Il sondaggio sottolinea che l'84% degli intervistati si aspetta che le aziende che realizzano profitti extra in una situazione di guerra aiutino il popolo ungherese e contribuiscano ai costi della difesa dell'Ungheria, mentre il 13% non lo ritiene necessario.
Allo stesso modo, il 79% degli ungheresi concorda con la proposta di imporre una tassa speciale alle società che hanno realizzato profitti extra attraverso l'inflazione e aumenti speculativi dei prezzi e che il governo dovrebbe utilizzare le entrate risultanti per il mantenimento a lungo termine delle riduzioni generali.
Fonte: MTI
Foto: Secolo