L'anniversario di Trianon, il 4 giugno, è il giorno dell'unità nazionale dal 2010. L'articolo di Kelemen Hunor scritto in occasione di questa giornata è stato pubblicato da Mandiner.
"Il giorno dell'unità nazionale è anche il giorno della lingua comune, della cultura comune, della memoria comune e delle speranze comuni e, naturalmente, delle domande comuni.
Come pensare, progettare e agire insieme sul futuro della nazione in modo che non sia determinato solo dal passato e soprattutto dal XX secolo? Che l'immutabile ieri non detta il ritmo dei nostri passi, che offende involontariamente gli altri, ma anche che l'eccessiva prudenza che ne deriva fissa i limiti dell'azione, e che non offendiamo la sensibilità degli altri?
Come possiamo stare insieme vivendo in diversi paesi, come possiamo nutrire la nostra autostima e il nostro orgoglio nazionale con il necessario equilibrio, modestia e moderazione? Possiamo evidenziare tutto ciò che è diverso, che ci definisce, ci dà il nostro volto, ed è più della lingua, più della cultura e più del passato comune?
Oggi, rispondendo, proverei con gli ungheresi, e all'interno con i transsilvanici. Tenere conto di tutto ciò che è nostro e mostrare agli altri ciò di cui siamo orgogliosi, ciò che vogliamo trasmettere e ciò che ci rende amabili dagli altri.
Che è ungherese e altro ancora.
Senza il quale non solo saremmo più poveri, ma il mondo stesso sarebbe più povero.
Per me, l'unità nazionale significa anche che avremo successo. Hanno successo individualmente, le parti della nazione nelle loro terre d'origine, ma hanno successo insieme nel bacino dei Carpazi e insieme nel resto del mondo. E mi tiene viva la speranza che saremo in grado di costruire insieme il nostro futuro e che ogni ungherese abbia un posto in questo".
Fonte: mandarino
Autore: Kelemen Hunor
(Immagine di copertina: mandiner.hu/kisfilm)