Il governo non è nemmeno disposto a discutere del possibile embargo russo sul gas, perché la sicurezza dell'approvvigionamento energetico dell'Ungheria non può essere una questione di compromesso, ha affermato lunedì Péter Szijjártó in Lussemburgo.
Secondo il comunicato stampa del Ministero degli Affari Esteri e del Commercio, il capo del dipartimento, arrivando alla riunione dei ministri degli Stati membri dell'Unione Europea che si occupano di questioni energetiche, ha riferito di partecipare alla riunione con una chiara mandato, secondo il quale il governo non è disposto nemmeno a discutere dell'embargo sul gas, visto che nel nostro Paese si tratta "praticamente dell'economia e del Paese significherebbe la sua inoperabilità".
Ha detto che l'incontro discuterà anche della creazione di piattaforme di appalto congiunte. "Non abbiamo alcun problema con l'Unione Europea alla ricerca di nuove fonti di gas, ma la partecipazione a questo può essere solo volontaria, nessun obbligo può essere imposto agli Stati membri in termini di approvvigionamento", ha sottolineato.
Péter Szijjártó ha poi toccato il fatto che attualmente si stanno segnalando seri problemi tecnici sulle rotte di trasporto del gas naturale dalla Russia all'Europa occidentale. Come ha affermato, a questo proposito, l'Ungheria si aspetta che la Commissione europea indaghi se ciò sia realmente causato dal fatto che le attrezzature necessarie per il funzionamento del sistema di condotte, precedentemente inviate per la manutenzione, non sono tornate dal Canada.
"Se questo è vero, allora ci aspettiamo qualche tipo di misura dalla Commissione europea per garantire che l'approvvigionamento europeo di gas naturale non cada in una crisi a breve termine", ha affermato.
Il ministro ha sottolineato: si può vedere che in diversi paesi dell'Europa occidentale è stata dichiarata un'emergenza nazionale.
"La guerra in atto nel nostro vicinato e le conseguenti sanzioni hanno provocato un gravissimo aumento dei prezzi sul mercato europeo dell'energia, poi come secondo passo è sorto un gravissimo problema quantitativo, poi si è entrati in un circolo vizioso, e le sfide quantitative hanno significato un altro aumento di prezzo", ha sottolineato.
Infine, ha annunciato che l'Ungheria è già tre quarti della quantità obbligatoria richiesta dall'UE per lo stoccaggio del gas.
MTI
Fonte: Facebook