Il Parlamento europeo (PE) ha tranquillamente abbandonato la sua intenzione di costringere la Commissione europea ad agire sullo stato di diritto, ha riferito il portale di notizie Politico
La decisione è stata presa dopo che Bruxelles ha minacciato l'Ungheria di revocare il sostegno al bilancio dell'UE, ma il Parlamento europeo ha ritenuto che il caso fosse basato su basi giuridiche molto deboli.
Già a maggio il Parlamento europeo aveva avviato una causa contro la Commissione europea, in cui voleva costringere l'organismo a ridurre i sussidi a Paesi membri come Ungheria, Polonia e Bulgaria, accusati di non agire contro la corruzione o di minare il magistratura indipendente.
Il ritiro è dovuto a due sviluppi. In primo luogo, il servizio giuridico del Parlamento ha ritenuto che il caso fosse fondato su basi giuridiche deboli. In secondo luogo, la Commissione, cedendo alle pressioni del Parlamento e dei gruppi per i diritti civili, ha accettato ad aprile di lanciare il cosiddetto meccanismo dello stato di diritto contro l'Ungheria, riferisce Politico.
Alcune settimane dopo, tuttavia, i leader del Parlamento europeo hanno deciso di ritirare il caso. Un portavoce del parlamento ha confermato che il caso è stato discusso e infine archiviato a maggio. "L'ampia maggioranza dei leader delle fazioni ha sostenuto il Parlamento che ritira i procedimenti legali contro la Commissione e ha incaricato il Presidente di ritirare il caso", ha detto il portavoce in una nota. "Il 18 maggio 2022 il Parlamento europeo ha comunicato alla Corte dei conti che intende chiudere il ricorso".
A giugno è stato raggiunto un accordo tra la Commissione europea e la Polonia su un calendario contenente le riforme, dopo la cui attuazione Varsavia può ricevere le risorse del recovery fund. Nessun accordo di questo tipo è stato ancora raggiunto con l'Ungheria.
Nel caso dell'Ungheria, la decisione finale in merito al taglio dei fondi ordinari del bilancio dell'UE spetterà agli stessi governi membri. Sebbene la Commissione possa avviare la procedura per lo Stato di diritto, anche in questo caso è richiesta la maggioranza qualificata del Consiglio d'Europa. È necessario il sostegno di almeno il 55% dei paesi dell'UE affinché il consiglio approvi la riduzione del budget.
Fonte: Magyar Hírlap
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