"C'è molto legno, c'è una riserva, le foreste ungheresi sono al sicuro anche nella crisi energetica", ha detto il ministro dell'Agricoltura. Secondo István Nagy, in passato sono emerse molte idee sbagliate sulle foreste e sul disboscamento. Non vale la pena innamorarsi di loro - ha riferito M1 News.

A causa della lunga guerra e della crisi del gas, la legna da ardere è ora la merce più venduta nei negozi di legname. Ne comprano sempre di più ogni giorno. Le liste di attesa si sono già formate in diversi luoghi. Ora comprano anche persone che prima riscaldavano con qualcun altro.

Il governo ha reso più facile il disboscamento in modo che tutti possano ottenere legna da ardere a un prezzo accessibile e nella giusta quantità, e che i prezzi non possano essere speculati. Il decreto entrerà in vigore solo se la crisi energetica raggiungerà il livello in cui il fabbisogno domestico non potrà più essere coperto dalla produzione prevista. Nonostante ciò, da giorni diverse ONG e politici di sinistra diffondono fake news sull'abbattimento delle foreste protette.

"Non abbiamo intenzione di abbattere le foreste ungheresi!" ha dichiarato István Nagy.

In un video caricato sulla sua pagina sui social media, il ministro dell'Agricoltura ha sottolineato di voler aumentare le aree forestali invece di ridurle. István Nagy ha sottolineato che durante lo stato di emergenza è ancora vietato disboscare le foreste native nelle aree di conservazione della natura o Natura 2000.

La silvicoltura domestica può soddisfare l'aumento della domanda di legna da ardere senza danneggiare la natura - ha informato la stazione di notizie il vicepresidente responsabile per lo sviluppo rurale della Camera nazionale dell'economia agraria.

"Attualmente abbiamo più di 2 milioni di ettari di foresta. La ricchezza in legno dei 2 milioni di ettari di foresta è di 400 milioni di metri cubi, un numero enorme. La crescita annuale delle foreste è di 13 milioni di metri cubi. Di questi, produciamo solo 7-7,5 milioni di metri cubi all'anno. Quindi le foreste non sono assolutamente in pericolo", ha affermato József Luzsi, presidente nazionale della Camera nazionale dell'agricoltura responsabile per lo sviluppo rurale.

Quest'anno solo le aziende forestali demaniali hanno ancora un'autorizzazione valida per la prevista estrazione di 1,3 milioni di metri cubi di legna da ardere, che copre più che l'accresciuto fabbisogno.

Fonte: hiradó.hu