Papa Francesco ha chiesto ai giovani di Assisi, in Italia, di salvare il pianeta. Nel corso della sua breve visita nella storica città - luogo di nascita dell'omonimo santo - sabato il Papa ha parlato davanti a mille giovani di cento Paesi, tra cui anche economisti. Insieme ai partecipanti all'incontro, il capo della chiesa ha anche firmato l'accordo sulla creazione di una “economia di pace”.

"La nostra generazione vi ha lasciato una ricca eredità, ma non abbiamo saputo preservare l'integrità del nostro pianeta e non possiamo preservare la pace", ha affermato il capo della Chiesa cattolica. Lamentando la mancanza di "creatività, ottimismo ed entusiasmo", ha aggiunto:

Ringraziamo Dio che tu sia qui. E non solo sarai qui domani, ma sei già qui oggi.

Il capo della chiesa ha spiegato al pubblico che, a suo avviso, serve un'economia mondiale che guardi all'ambiente e alla Terra con occhi nuovi. Ha detto che molte persone, imprese e istituzioni hanno già compiuto la transizione ecologica, ma "dobbiamo continuare su questa strada e fare di più".

Il Papa ha firmato anche un contratto con i giovani che verranno all'incontro di tre giorni intitolato L'Economia di Francesco, che mira a creare una "economia di pace".

I firmatari si impegnano a costruire un'economia al servizio delle persone, delle famiglie e della vita, che rispetti tutte le donne, gli uomini, i bambini, gli anziani e, soprattutto, le persone più deboli e vulnerabili.

Questa nuova economia, che porta lo spirito di san Francesco d'Assisi, può essere l'economia della pace, ha affermato il Papa, sottolineando che la situazione oggi è tale che

non possiamo aspettare il prossimo vertice internazionale, perché potrebbe essere troppo tardi, la Terra è già in fiamme, quindi dobbiamo agire ora a tutti i livelli.

Prima di tornare in Vaticano, il Papa ha anche parlato di come si debba ripartire per smettere di utilizzare le fonti energetiche fossili e accelerare la diffusione delle fonti energetiche a impatto zero o positivo.

Fonte: Nazione ungherese

Immagine di presentazione: Vatican News/Ungherese Kurír