A partire dal 1° novembre, il governo può chiedere occasionalmente all'Assemblea nazionale la proroga dello stato di emergenza oltre i trenta giorni per un massimo di 180 giorni. La legislazione in merito, avviata dai rappresentanti del partito di governo, è stata adottata ieri dal parlamento.

L'emendamento alla legge sul coordinamento delle attività di difesa e sicurezza relativo alla proroga dello stato di emergenza è stato adottato dai rappresentanti con 142 voti favorevoli, 31 contrari e 6 astenuti.

Secondo la normativa in vigore da novembre, l'autorizzazione può essere concessa più volte.

Nella giustificazione della legge, è stato scritto che le norme legali speciali di diversi paesi europei fissano un termine per lo stato di emergenza.

Considerato ciò, oltre al fatto che è possibile adottare misure di limitazione dei diritti fondamentali anche durante lo stato di emergenza, è giustificato stabilire un termine per la proroga dello stato di emergenza da parte del Parlamento - argomentano i proponenti.

Il 24 maggio il primo ministro Viktor Orbán ha annunciato che il governo sta dichiarando lo stato di guerra in Ungheria a causa della guerra ucraino-russa. L'8 giugno il Parlamento ha prorogato fino al 1° novembre le misure di emergenza bellica, ovvero le norme previste dall'ordinamento speciale.

Dal primo novembre saranno modificate anche le norme relative all'ordinamento giuridico speciale della legge fondamentale: secondo il nono emendamento della costituzione, adottato nel dicembre 2020, vi saranno solo tre casi di ordinamento giuridico speciale: marziale legge, stato di emergenza e stato di emergenza.

Secondo le nuove norme costituzionali, il governo può dichiarare lo stato di emergenza per trenta giorni invece degli attuali quindici giorni in caso di conflitto armato, situazione di guerra o disastro umanitario in un paese vicino, nonché un evento grave che minaccia la sicurezza della vita e della proprietà, nonché al fine di prevenirne le conseguenze. La legge recentemente adottata ha fissato un termine per la proroga dello stato di emergenza da parte del Parlamento.

Con 139 voti favorevoli, 22 voti contrari e 16 astenuti, i rappresentanti hanno accolto la proposta del ministro della Giustizia Judit Varga sulla modifica di alcune leggi relative alla dichiarazione patrimoniale relative al controllo dell'utilizzo delle risorse del bilancio dell'Unione europea.

La legge modifica le regole delle dichiarazioni patrimoniali secondo le regole concordate con la Commissione Europea.

Sarà nuovamente obbligatorio per i parlamentari e per i familiari dei pubblici ufficiali interessati dichiarare i propri beni.

Secondo le regole varate in estate, solo il cambio deve essere comunicato al dichiarante, la normativa recentemente adottata ripristina l'obbligo di fare le dichiarazioni patrimoniali annuali e finali.

La dichiarazione patrimoniale deve essere prima effettuata entro il 31 gennaio 2023, l'obbligo di comunicazione delle modifiche rimane fino a tale data.

Fonte: Magyar Hírlap/MTI

Immagine: M.H