Gli attivisti di CÖF-CÖKA hanno manifestato davanti alla vecchia Eötvös József High School con l'aiuto di un molino, e durante una conferenza stampa hanno inviato un messaggio a Bruxelles dicendo che anche gli insegnanti stanno aspettando i fondi UE ingiustamente trattenuti in questo periodo estremamente difficile per l'intero continente e invitare i responsabili delle decisioni dell'UE ad agire immediatamente.
"Il Forum di Solidarietà Civile, in quanto comunità civile nazionale determinante - con il sostegno degli intellettuali patrioti che lo sostengono, inclusi studenti, insegnanti e genitori - sostiene pienamente le richieste di insegnanti e lavoratori che sostengono il lavoro didattico-educativo per quanto riguarda gli accordi salariali e le condizioni di lavoro. Allo stesso tempo, nell'attuale situazione bellica e inflazionistica, consideriamo importante la responsabilità del governo nella gestione del bilancio, perché presta attenzione ai bisogni di tutti i segmenti della società.
In quanto comunità organizzata attorno a valori e interessi nazionali, riteniamo fondamentale che la chiave per l'ascesa della nazione e il futuro di successo dell'Ungheria risieda nel sistema di istruzione pubblica che opera in condizioni adeguate, fornendo conoscenze competitive, un elemento indispensabile del quale è l'apprezzamento morale e finanziario degli insegnanti. Pertanto, l'istruzione è la nostra causa comune, nazionale, e la conciliazione salariale nel mondo della pubblica istruzione è necessaria e, a nostro avviso, deve esserci un consenso nazionale su questo.
Allo stesso tempo, le crisi globali degli ultimi anni hanno posto sfide senza precedenti ai paesi, causando ovunque gravi difficoltà di bilancio. Di conseguenza, oltre alle risorse nazionali, l'inclusione dei fondi UE dovuti all'Ungheria come membro a pieno titolo dell'Unione Europea è essenziale per la liquidazione degli stipendi degli insegnanti e la modernizzazione del sistema educativo. Tuttavia, Bruxelles nasconde queste risorse al nostro Paese adducendo contese ideologiche, fregandosene della situazione degli insegnanti.
Crediamo che nei momenti difficili ci sia bisogno di unirsi e sostenersi a vicenda, per questo abbiamo ritenuto doveroso richiamare l'attenzione dei funzionari europei sulla situazione degli insegnanti e dei lavoratori che sostengono il lavoro didattico-educativo con il nostro movimento oggi, in modo che l'élite di Bruxelles ascolti finalmente la voce dei cittadini dell'UE e agisca come decisori responsabili invece che come reti a strascico caricate politicamente.
Oggi, in un luogo simbolico, davanti al vecchio Liceo Eötvös József, dimostriamo il nostro messaggio e la nostra intenzione in una conferenza stampa con l'ausilio di un molino, in modo che le voci dei cittadini nazionali siano ascoltate a Bruxelles e siano consapevoli che i fondi Ue ingiustamente trattenuti sono attesi anche dagli insegnanti, in un periodo estremamente difficile per l'intero continente e chiediamo ai decisori Ue di agire immediatamente». - ha scritto CÖF-CÖKA nel suo annuncio.