Il comunismo ha affrontato tutti coloro che ha dichiarato suo nemico, ha detto il ministro della Giustizia Judit Varga nel giorno della commemorazione dei prigionieri politici ungheresi e dei lavoratori forzati trasportati in Unione Sovietica, venerdì, al memoriale delle vittime dell'occupazione sovietica a Budapest.
I peccati del XX secolo non possono essere ripetuti, il passato non può e non deve essere cancellato, è responsabilità e dovere di ogni generazione chiamare le cose con il loro vero nome, ha sottolineato il ministro.
Lo ha detto in questo modo: il comunismo è stato un periodo tragico e a lungo taciuto della storia del XX secolo, che andava contro tutto ciò che era umano, nobile, elevato e spirituale. Infrangendo tutte le leggi civili, l'impero sovietico perseguitò irragionevolmente i suoi presunti nemici: politici, ecclesiastici e civili. Centinaia di migliaia di ungheresi sono stati trascinati ai lavori forzati per molti anni con il pretesto del robot Málenkij, ma per molto tempo non è stato possibile parlare del Gulag e dei crimini del comunismo, ha detto Judit Varga.
Ha aggiunto: per il governo cristiano, nazionale, conservatore è importante il futuro del Paese, ma anche il suo passato, per questo già nel 2002 aveva previsto la giornata commemorativa per le vittime del comunismo, e nel 2012 per la giornata commemorativa per prigionieri politici ungheresi e lavoratori forzati portati in Unione Sovietica.
Non puoi cambiare il passato, ma puoi imparare da esso. Sarebbe bello se la gente seguisse le parole di Gesù: fai a loro quello che vuoi che facciano a te. Sia benedetta la memoria delle vittime! disse il ministro.
A nome del governo, Judit Varga ha deposto una corona al memoriale delle vittime dell'occupazione sovietica e, tra gli altri, il presidente della Repubblica Katalin Novák, il presidente della Camera László Kövér, la Kúria, l'accusa, il ministero della Difesa e il comando delle forze di difesa ungheresi hanno deposto una corona.
Il 21 maggio 2012 il Parlamento ha dichiarato il 25 novembre giornata della memoria dei prigionieri politici ungheresi e dei lavoratori forzati deportati in Unione Sovietica, in ricordo del fatto che in questo giorno del 1953 il primo gruppo di ungheresi deportati nel Gulag potrebbe tornare a casa.
Fonte e articolo completo: Magyar Hírlap
Foto: MTI/Zoltán Máthé