Nell'Unione Europea, gli Stati membri non possono essere classificati come di prima e seconda classe, secondo il primo ministro italiano Giorgia Meloni, che ha chiesto una politica energetica europea più efficace nel suo discorso nella camera alta del Parlamento romano mercoledì.
Il primo ministro di destra ha affermato che l'Unione europea si sta dimostrando "miope" nelle decisioni strategiche importanti. Ha citato come esempi la guerra in Ucraina e la crisi energetica.
Giorgia Meloni ritiene che sia necessaria una politica energetica più efficiente e l'Unione Europea
"commette un errore quando non dai una risposta rapida".
Riguardo alla guerra in Ucraina, ha spiegato che l'Ue deve prendere una posizione comune, perché "anche se ci confrontiamo tra di noi in una situazione così difficile, non so quanto sia saggio".
Ha sottolineato che se gli Stati occidentali non si schiereranno con l'Ucraina, considerata "troppo debole", quando scoppierà la guerra, allora non ci sarà la pace, ma un'invasione.
“Sostengo il diritto di uno Stato sovrano di proteggere la propria sovranità. (…) Attualmente, l'unica possibilità per i negoziati è l'equilibrio di potere tra le parti opposte nel conflitto, la via verso la pace passa attraverso il sostegno dell'Ucraina"
Meloni ha dichiarato.
Prima del prossimo vertice dei capi di Stato e di governo europei, Giorgia Meloni ha dettagliato il punto di vista del governo di destra che guida a Bruxelles martedì alla Camera bassa e mercoledì alla Camera alta. Quello in corso sarà il primo vertice Ue a cui parteciperà Giorgia Meloni in qualità di Presidente del Consiglio.
Ha sottolineato che non è d'accordo con la pratica che l'UE
"opera come un club, con gli Stati membri considerati di prima e seconda classe".
Per quanto riguarda la percezione dell'Italia, Meloni ha affermato che il pregiudizio ha accompagnato l'istituzione del governo romano di destra:
"C'era chi pensava che con un governo guidato dalla Meloni, un governo di centrodestra, l'Italia sarebbe stata isolata nel mondo, come se uno degli Stati fondatori dell'Ue e della Nato, che gioca un ruolo fondamentale nel Mediterraneo, potesse essere isolato”.
Tra i senatori è intervenuto l'economista ed ex presidente del Consiglio Mario Monti, che ha detto di avere una valutazione positiva dei rapporti finora tra il governo guidato da Giorgia Meloni e l'Ue. Credeva che la Meloni e il suo governo potessero svolgere un ruolo di primo piano in Europa,
"ma a volte il ruolo principale non è la scelta migliore".
Ha ricordato che durante il suo governo tra il 2011 e il 2012, "avrebbe potuto battere il tavolo con i pugni di fronte all'austerità tedesca, ma voleva invece ottenere risultati, e con mesi di durissimo confronto, ha messo all'angolo Angela Merkel e preso la camicia di forza tedesca della Banca centrale europea".
Contestualmente alle dichiarazioni di Monti, il commissario Ue responsabile della politica economica, Paolo Gentiloni, ha definito positiva la primissima manovra di bilancio del governo Meloni per il prossimo anno, sottolineando che Bruxelles vi ha trovato diversi punti critici.
MTI
Immagine di presentazione: Riccardo Dalle Luche/ANSA/AFP