Dopo oltre due anni di lavoro della commissione speciale che si occupa del passato coloniale del Belgio, il parlamento federale non ha raggiunto un accordo sull'opportunità di chiedere scusa alle ex colonie, Repubblica Democratica del Congo, Burundi e Ruanda, per il sistema basato su sfruttamento, ha riferito martedì il portale di notizie The Brussels Times.
I partiti liberali belgi: gli Open Flemish Liberals and Democrats (Open VLD) e il Reform Movement (MR) si sono esplicitamente opposti alle scuse ufficiali, ritenendo invece che la visita del re belga Philippe in Congo a giugno - dove ha espresso il suo "profondo rammarico" - è un gesto sufficiente contro i paesi ex coloniali. Tuttavia, secondo il Partito socialista vallone, non è sufficiente. Due partiti di destra, Flemish Interests e New Flemish Alliance, hanno boicottato il voto finale di lunedì sulla questione.
Secondo The Brussels Times, tuttavia, la differenza tra offrire "rimpianti" e "scuse" può sembrare trascurabile
molte parti temono che scuse ufficiali possano autorizzare il Congo a chiedere un risarcimento finanziario al Belgio.
Il politico belga del Partito dei Verdi Wouter de Vriendt, presidente del comitato speciale, ha affermato che lo scopo del lavoro del gruppo era "acquisire chiarezza e apprendere lezioni utili per il futuro, ma alcuni partiti hanno ritenuto che le scuse avrebbero oltrepassato un certo limite". Ha aggiunto che il mandato della commissione parlamentare speciale scade alla fine dell'anno, il che significa che
non c'è praticamente alcuna possibilità che emerga un consenso tra le fazioni.
Il comitato speciale è stato creato in risposta alle proteste del movimento Black Lives Matter l'anno prima. Il movimento è partito nel maggio 2020 da Minneapolis, USA, dopo che George Floyd, un uomo di colore, ha perso la vita durante un'azione della polizia.
L'ex Congo Free State divenne una delle colonie più importanti del Belgio nel 1908, ma anche prima, dal 1885, II. Era proprietà personale del re Leopoldo del Belgio. Durante il periodo coloniale, le materie prime del paese venivano sfruttate in modo estremamente crudele; la tortura e la mutilazione degli indigeni e l'incendio di villaggi che non soddisfacevano la quota di servizio erano all'ordine del giorno. Milioni di persone morirono a causa di atrocità, carestie ed epidemie tropicali. Il paese - allora già noto come Congo belga - ottenne l'indipendenza il 1° luglio 1960.
MTI
Immagine di copertina: II. Statua danneggiata del re Leopoldo in Belgio - Foto: MTI/EPA/Olivier Hoslet