della strategia dell'Ungheria per il prossimo decennio, recentemente  Mandiner , ha suscitato grande interesse, ha scritto Balázs Orbán, direttore politico del primo ministro, sulla sua pagina Facebook.

Balázs Orbán ha ricordato: nel documento, sostiene che l'Ungheria ha buone possibilità di vincere il prossimo decennio se il Paese costruirà sistematicamente sui risultati raggiunti nell'ultimo decennio e, nel mutato e difficile contesto internazionale, non si concentrerà sulla rottura relazioni economiche, ma piuttosto sul collegarle.

Leggendo i commenti politici dell'opposizione, aggiungerei solo una cosa a questo, ha scritto. Il Paese non va affidato alla sinistra, finanziata dall'estero, che vorrebbe creare la strategia del nostro Paese sulla base di interessi esteri, come si evince dalle reazioni all'articolo, ha detto.

La posizione geografica, l'identità culturale e la storia dell'Ungheria ci rendono tutti adatti alla pace e al vivace commercio tra l'Occidente e l'Oriente a beneficio degli ungheresi, mentre il blocco, la logica della guerra fredda e l'eliminazione delle rotte commerciali ci danneggiano solo. Chi non lo vede non guarda il mondo con gli occhiali ungheresi.

Dove apparteniamo e da che parte stiamo? L'Ungheria è sempre dalla parte ungherese della storia. Un paese che ha più di mille anni, situato al centro del continente europeo e della civiltà cristiana, è un fiero membro dell'alleanza militare occidentale e dell'integrazione europea. Non è necessario scegliere tra Occidente e Oriente, ma vedere che siamo interessanti per l'Oriente perché siamo parte dell'Occidente, e per l'Occidente perché abbiamo buoni rapporti con l'Oriente.

L'Europa centrale e il bacino dei Carpazi sono la nostra casa, e quindi noi ungheresi, insieme ai popoli che vivono qui, vogliamo svolgere un ruolo importante nel suo futuro, pace e prosperità. Un'Ungheria forte è anche un interesse ungherese e mitteleuropeo.

Si può e si deve argomentare, ma chi nega la fattibilità di questi obiettivi non è certo pagato dall'Ungheria, ma da qualche lontano centro imperiale. La sua stessa anima su di esso. Non diamo l'Ungheria! - ha concluso Balázs Orbán.

Fonte: Magyar Hírlap

Foto: Sándor Csudai