Le persone cercano di stare al passo con lo sviluppo tecnologico del 21° secolo. Lo stesso sta facendo il sindaco di Budapest, Gergely Karácsony, che ha appena interrogato un'intelligenza artificiale sulle decisioni che servono al meglio gli interessi a lungo termine di Budapest, con risultati naturalmente non sorprendenti.
Due cose sono decisamente chiare dal post su Facebook di Gergely Karácsony di domenica. Uno è che il sindaco sembra ancora voler addossare la colpa al governo, e che è difficile per lui riconoscere quando l'algoritmo gli sta mostrando uno specchio storto.
Il sindaco inizia il suo post di domenica così: "Questo è quando l'intelligenza artificiale è più intelligente del governo, perché sa quello che sappiamo bene noi, la gente di Budapest..." ha usato un chatbot.
Gergely Karácsony non ha esitato e ha posto all'intelligenza artificiale la domanda: "Quali decisioni servono meglio gli interessi a lungo termine di Budapest?" Guardando le risposte, però, sembra che il sindaco con questo abbia piuttosto tagliato l'albero sotto di sé.
Il chabot è libero dalla politica dei partiti, quindi parte subito con la risposta più ovvia, ovvero lo sviluppo dei trasporti. E l'intelligenza artificiale lo mette dolorosamente in modo acuto, perché osserva che ciò include lo sviluppo del trasporto pubblico e il miglioramento delle condizioni di strade e ponti.
Ciò è estremamente spiacevole perché, ad esempio, l'unico sviluppo del cavalcavia completato, il cavalcavia Csömör út, è stato preparato dall'amministrazione comunale guidata da István Tarlós. Tuttavia, ci sarebbe molta richiesta per tali lavori, poiché sia il cavalcavia Flórián tér che il cavalcavia Népliget sono in attesa di lavori di riparazione. Nel caso del cavalcavia di Népliget, ad esempio, è stato necessario introdurre un limite di peso a causa del deterioramento delle sue condizioni tecniche.
Il chatbot considerava la protezione dell'ambiente altrettanto importante, ma i concetti di inverdimento di Gergely Karácsony e dell'intelligenza artificiale sono presumibilmente diversi, poiché nella sua risposta la macchina non si rivolgeva agli apicoltori e alle altre idee di inverdimento apparentemente poco ortodosse del sindaco.
Così come Gergely Karácsony a quanto pare non si è accorto che quando il chatbot sottolinea lo sviluppo del turismo e la promozione dei valori artistici e culturali della città, allora forse pensa anche che il sindaco abbia l'obbligo di presentarsi, diciamo, all'inaugurazione del Museo di Etnografia, se l'istituzione si trova in un capitale gestito.
Oltre a questi, vale la pena sfogliare anche gli altri punti, in ogni caso la tecnologia deve ancora migliorare sensibilmente, visto che Gergely Karácsony non è di certo diventato più furbo dalle risposte dell'intelligenza artificiale.
Fonte: Magyar Hírlap
Immagine di presentazione: MTI