La bozza di risoluzione russa sull'indagine indipendente sulle esplosioni sui gasdotti Nord Stream è fallita al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite (CS).
Solo Russia, Cina e Brasile hanno sostenuto la proposta, mentre altri 12 membri del consiglio si sono astenuti. Tuttavia, per approvare una risoluzione, ha bisogno del sostegno di almeno nove membri e che nessuno dei poteri di veto – Russia, Cina, Francia, Stati Uniti o Gran Bretagna – la blocchi.
"Senza un'indagine internazionale obiettiva e trasparente, la verità su quanto accaduto non verrà rivelata"- ha affermato Vasiliy Nyebenzja , rappresentante permanente della Russia all'ONU, prima del voto.
I gasdotti Nord Stream e Nord Stream 2, che trasportavano il gas naturale dalla Russia all'Europa attraverso il Mar Baltico, sono stati danneggiati in un'operazione di sabotaggio alla fine di settembre dello scorso anno. Svezia, Danimarca e Germania hanno avviato un'indagine sul caso, ma finora non è stato possibile chiarire chi possa esserci dietro le esplosioni. Allo stesso tempo, i tre Paesi hanno dichiarato in una lettera indirizzata al Consiglio di sicurezza dell'Onu che i danni sono stati causati da "potenti esplosioni provocate da sabotaggi".
Sia gli Stati Uniti che la NATO hanno classificato l'incidente come un atto di sabotaggio.
Miliardi sono in gioco su chi ha fatto saltare in aria il Nord Stream
I membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che si sono astenuti dal voto hanno sostenuto che le indagini nazionali dovrebbero essere condotte prima di considerare il coinvolgimento dell'organizzazione mondiale.
Inoltre, la Russia ha lamentato di non ricevere informazioni sulle indagini nazionali in corso e ha suggerito di formare un gruppo di esperti internazionali per indagare sull'accaduto. Mosca non ha modo di avviare una propria indagine perché i suoi esperti non sono ammessi sul luogo dell'incidente, che classifica come atto terroristico.
Mosca sospetta i paesi occidentali dei bombardamenti.
"Gli Stati Uniti non hanno niente a che fare con quello che è successo. Point", ha affermato Robert Wood , vice ambasciatore degli Stati Uniti alle Nazioni Unite, accusando Mosca di "cercare di minare le indagini nazionali in corso e di prevalere su qualsiasi risultato che non copra la sua narrativa politica predeterminata".
Fonte: MTI
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