Il rappresentante del PE Balázs Hidvéghi ha annunciato sulla sua pagina Facebook che a Bruxelles vogliono imporre nuovamente la distribuzione obbligatoria dei migranti agli Stati membri.

Secondo lui, il punto più sorprendente della proposta è che in situazioni di crisi migratoria si creerebbe un sistema di distribuzione gestito dalla Commissione europea senza un limite centrale e superiore, che obbligherebbe gli Stati membri ad accogliere i migranti in massa. Tutto questo senza accertare se la data persona abbia diritto o meno all'asilo. La ciliegina sulla torta è che i migranti stessi sarebbero in grado di dire in quale Stato membro vorrebbero essere accolti. Inoltre, ad alcuni gruppi di arrivi verrebbe concesso asilo "a vista", qualora la Commissione europea lo ritenesse necessario.

Il rappresentante vede che le proposte fornirebbero l'opportunità di punire le guardie di frontiera sulla base di ogni tipo di false accuse. Le nuove norme non solo impedirebbero l'abuso del diritto di asilo, ma sarebbero anche un terreno fertile per gli abusi.

Queste proposte irresponsabili e sconsiderate aumenteranno ulteriormente la pressione migratoria sull'Europa e incoraggeranno ulteriormente l'afflusso massiccio di migranti. Ne beneficeranno solo i trafficanti di esseri umani e le reti criminali, e tutto ciò porterà a ulteriori tragedie, morti, scontri ai confini terrestri e violenze nel Mediterraneo.

Nel suo post, Balázs Hidvéghi ha ripetuto la posizione ungherese:

le quote e la distribuzione obbligatoria sono un vicolo cieco, le frontiere devono essere protette e solo le persone che hanno veramente diritto alla protezione possono essere ammesse nel territorio dell'Unione europea. Vede l'unica soluzione nella valutazione delle domande al di fuori dell'UE, perché qualsiasi altra soluzione porterà ad abusi di massa e continue crisi migratorie.

Fonte e immagine: Magyar Hírlap