Il documento pubblicato dal Future of Life Institute è stato firmato da circa un migliaio di persone, tra cui Elon Musk, proprietario di Twitter, fondatore di Tesla, e Steve Wozniak, co-fondatore di Apple.
Secondo il documento
gli sviluppatori dovrebbero interrompere temporaneamente gli sviluppi dell'intelligenza artificiale (Artificial Intelligence – AI), il processo di apprendimento di dispositivi le cui prestazioni superano quelle del cosiddetto sistema GPT-4, per un periodo temporaneo di 6 mesi.
GPT-4 è l'ultimo modello apprendibile della società di sviluppo OpenAI, che mostra le prestazioni a livello umano sulla base di una serie di valutazioni delle prestazioni professionali e scientifiche.
Secondo la lettera, i sistemi di intelligenza artificiale ad alte prestazioni possono essere sviluppati solo dopo che "possiamo essere sicuri che i loro effetti siano positivi e che il rischio che comportano possa essere gestito".
Attirano anche l'attenzione sul fatto che
attualmente nessuno può comprendere, prevedere e controllare in modo affidabile i dispositivi ad alte prestazioni che vengono sviluppati nei laboratori di intelligenza artificiale.
Lo scorso novembre si è svolta una quasi “corsa agli armamenti” tra le grandi aziende informatiche coinvolte nello sviluppo dell'intelligenza artificiale, dopo che OpenAI ha rilasciato il suo nuovo chatbot, ChatGPT, in grado di gestire e applicare in modo interattivo le informazioni immesse, utilizzando al contempo modelli di interpretazione per automatizzare la comunicazione continua con gli utenti.
Oltre a OpenAI, i principali attori nella competizione tra aziende sono Google e Microsoft, ma anche IBM, Amazon, Baidu e Tencent stanno lavorando a una tecnologia simile. La lettera lo indica
la competizione sempre crescente fa sì che il suo controllo sfugga di mano e crei una mente digitale con un potere il cui comportamento nemmeno gli stessi creatori possono più comprendere, prevedere e controllare.
Gli esperti di intelligenza artificiale hanno espresso la loro preoccupazione che i nuovi strumenti di intelligenza artificiale possano, attraverso i loro processi di apprendimento, diventare capaci di risposte distorte, diffondere informazioni false e violare i diritti alla privacy dei consumatori.
MTI
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