Quattordici cittadini ungheresi e quarantotto stranieri che hanno preso parte a un viaggio subacqueo al largo delle coste del paese, che è stato immerso nella guerra civile, sono stati evacuati dal Sudan, ha annunciato sabato il ministro degli affari esteri e del commercio Péter Szijjártó.

Secondo il comunicato del ministero, il capo del dipartimento ha riferito che allo scoppio del conflitto è stato possibile contattare la società organizzatrice parzialmente di proprietà ungherese e l'equipaggio della nave, che, grazie all'assistenza e al coordinamento diplomatico ungherese, dopo aver acquistato il quantità adeguata di carburante, diretta verso l'Egitto invece che verso la costa del Sudan.

Ha sottolineato che l'evacuazione delle persone colpite è stata completata con successo, poiché la nave è arrivata a Gurdaka, in Egitto, in pochi minuti, con a bordo quattordici ungheresi e quarantotto cittadini di altre dodici nazioni, la maggior parte dei quali americani e italiani.

I diplomatici dell'ambasciata ungherese al Cairo stavano aspettando le persone coinvolte al porto.

Gli ungheresi saranno trasportati al Cairo con l'assistenza consolare in giornata, e si prevede che potranno tornare a casa a Budapest domenica.

"Quindi si trattava di un'operazione di evacuazione multinazionale a guida ungherese, per la quale i diplomatici locali di diversi paesi ci hanno già espresso i loro ringraziamenti", ha affermato il ministro.

Péter Szijjártó ha evidenziato:

"Sappiamo di otto cittadini ungheresi che si trovano ancora in Sudan, siamo in costante contatto con loro viste le circostanze e ci stiamo preparando ad evacuarli non appena ci saranno le condizioni di sicurezza".

"Per il momento gli aeroporti sono inagibili, quindi per il momento non possono essere avviati tentativi di evacuazione", ha precisato.

Inoltre, ha informato che il governo è in contatto con i paesi che hanno anche cittadini in Sudan e stanno anche pianificando operazioni di evacuazione, e se qualcuno può iniziare, allora i membri di altre nazioni possono contare sull'aiuto.

Infine, il ministro ha affermato che stanno seguendo da vicino gli sviluppi e che faranno di tutto per mettere al sicuro gli ungheresi a rischio.

Fonte: hirado.hu

Immagine di presentazione: MTI