L'immigrazione clandestina deve essere fermata, l'Italia sta affrontando una svolta in termini di genere e si moltiplicano i dibattiti sul sostegno dato all'Ucraina. Intervista al deputato italiano Simone Billi.

Lei rappresenta la diaspora italiana e mi risulta che sia stato eletto con un'altissima percentuale di voti. Come vede il ruolo dell'Ungheria nel movimento conservatore globale?

L'Ungheria è molto importante. Dobbiamo riunire tutti i movimenti e i partiti conservatori a livello globale, in tutto il mondo. L'Ungheria ha il potenziale, le capacità e il governo giusto. L'Ungheria mostra una buona strategia per tutti i paesi.

Come vedi il ruolo di Viktor Orbán?

Viktor Orbán presenta la strategia e svolge un ruolo di primo piano in senso molto buono. È la persona giusta per fare questo lavoro in tutto il mondo. La parola rivoluzione è troppo forte, ma gli interessi della popolazione europea devono essere guardati da un punto di vista economico e sociale, e ovviamente bisogna cercare anche la pace globale.

Cosa ne pensi della guerra in Russia?

Il popolo italiano è molto diviso, sento che metà di loro sostiene l'Ucraina e l'altra metà vuole porre fine alla guerra e fermare il sostegno alle armi. Ci sono anche forti dibattiti sul futuro del nostro continente. A mio parere personale, dovremmo lavorare per trovare la pace il prima possibile.

Spero che questa guerra finisca il prima possibile.

Nel frattempo, l'Italia è afflitta da un'immigrazione incontrollata: che dire dell'immigrazione clandestina?

Non è facile per l'Italia. Ma non è facile neanche per tutta l'Europa. L'Europa deve sedersi a un tavolo e decidere insieme cosa fare a vantaggio di tutti i paesi europei. Certo, sono un membro del Parlamento italiano, ma dobbiamo anche tenere presenti gli interessi di tutti i paesi europei. Dobbiamo sederci a un tavolo e decidere perché i numeri ci stanno mandando un messaggio molto serio. La base del problema in Europa è che abbiamo 700 milioni di persone e l'Africa e il Medio Oriente insieme hanno più di 2 miliardi di persone, quindi

non possiamo accogliere tutti, non è possibile.

I dibattiti ideologici di genere sono presenti anche in Italia? 

Penso che la situazione sia più o meno simile in tutti i paesi. In Italia sento che adesso qualcosa sta cambiando. Fino ad ora, il fenomeno "gender fluid" e gli altri hanno spinto molto. Ma ora le persone stanno iniziando a pensare al pericolo che rappresenta. Penso che ora stiamo pensando ai valori tradizionali della storia della nostra cultura. Iniziamo a sostenere la famiglia tradizionale. La gente vuole vedere gli uomini come uomini e le donne come donne.

Mandarino

Immagine di presentazione: RSI News/Diem/TG