Il 16 maggio presso la Link University di Roma si è tenuto un incontro sulle relazioni spaziali italo-ungheresi, al quale hanno partecipato Bence Kertész, ricercatore in scambio presso MCC, oltre a numerosi illustri docenti e ospiti provenienti dai due Paesi. Questo evento fa parte dell'accordo di scambio concluso con l'MCC, per la seconda volta ha partecipato all'evento anche il rappresentante senior dell'Università Károli Gáspár, rafforzando le relazioni scientifiche e aiutando la comprensione reciproca tra i nostri popoli.

Intervento di benvenuto di Emilio Scalfarotto, Sottosegretario di Stato incaricato dell'attuazione del programma di governo, a nome della Presidenza del Consiglio dei Ministri:

Auguro a tutti un buongiorno!

È un piacere e un onore per me essere qui oggi in una compagnia così illustre di rappresentanti delle istituzioni e del mondo scientifico e universitario, e che l'evento sia ospitato dalla Link Campus University, che mi sta particolarmente a cuore.

Vorrei spiegarvi che il governo apprezza molto questa iniziativa, che è un buon esempio di come legami storici con una lunga storia, come quelli che legano Italia e Ungheria, possano essere continuamente rinnovati e sviluppati nel presente - e in vista degli aspetti futuri del tema – oltre alle sfide del futuro.

Nei prossimi anni giocherà un ruolo sempre più importante la ricerca spaziale, divenuta il motore dello sviluppo scientifico ed economico dell'ultimo mezzo secolo, il cui valore attuale è stimato da studi credibili in 464 miliardi di dollari, e che è dovrebbe superare la soglia dei mille miliardi di dollari entro il 2040[1].

Lo sviluppo della ricerca spaziale è ormai una sfida globale, e se l'Europa vuole rafforzare il suo ruolo nel mondo in questo settore, è necessario che anche gli Stati membri procedano nella cooperazione.

L'Italia è consapevole del notevole impatto scientifico ed economico che la ricerca spaziale ha per la crescita del Paese ed è da sempre attiva in questo settore.

Lo testimonia il valore senza precedenti degli investimenti di 10,3 miliardi solo negli ultimi quattro anni, realizzati dall'ottimo lavoro dell'Agenzia [2] , i circa 2 miliardi di finanziamenti stanziati specificamente per l'economia spaziale nel PNRR e nel Piano Nazionale Integrativo [3 ] lo ha reso possibile .

La sfida globale insita nella ricerca spaziale si presenta per i nostri Paesi su più livelli. Il primo è un livello comune all'interno dell'Agenzia spaziale europea. Questa organizzazione svolge un ruolo chiave nella realizzazione di progetti europei di importanza mondiale, nonché nel campo della cooperazione bilaterale, che fornisce forza trainante e partecipazione per i paesi emergenti nel settore spaziale.

Le relazioni bilaterali tra i nostri paesi hanno guadagnato molto slancio, come evidenziato dal dialogo più intenso, che ha recentemente portato alla prima visita del presidente ungherese Katalin Novák a Roma, nonché dalla crescita dinamica delle relazioni commerciali. Questo periodo è quindi particolarmente favorevole per pensare a nuove sfide comuni. Sulle sfide che possono ampliare ulteriormente l'orizzonte della nostra cooperazione, estendendolo oltre i confini della nostra Terra, vale a dire nello spazio.

Dallo spazio possiamo osservare come i cambiamenti naturali influenzano il nostro pianeta, condurre esperimenti civili, economici e scientifici, sviluppare nuove tecnologie di comunicazione, nuovi mezzi di trasporto, nuovi modi di interazione tra umanità e tecnologia, materiali innovativi o persino le medicine più moderne, così migliorare la qualità della vita dei cittadini e delle generazioni future.

Tenuto conto di tutto ciò, l'iniziativa in corso non è altro che il naturale sviluppo della cooperazione già avviata: penso qui, ad esempio, alla partecipazione congiunta alle missioni dell'Agenzia Spaziale Europea, alla partecipazione dell'Italia Space Agency nel progetto della costellazione Hermes cubesat e il lancio dei satelliti Smog-1 pico. Tutto ciò dimostra che l'Ungheria è chiaramente impegnata nella crescita nel campo delle attività spaziali. Su questa base lo storico accordo siglato tra l'Agenzia Spaziale Italiana e il Ministro degli Affari Esteri e del Commercio ungherese lo scorso dicembre, che prevede un mutuo quadro normativo e istituzionale per il settore della ricerca spaziale.

Oggi, quindi, l'Italia e l'Ungheria aggiungono un'altra parte alla cooperazione nella ricerca spaziale nel suo complesso, in modo da poterci sviluppare insieme, contribuendo così alla crescita dell'Europa in un'area chiave per il futuro, e tenendo il passo con i rapidi cambiamenti legati alle nuove tecnologie per scopi scientifici ed economici.

Quindi auguro a tutti voi un successo continuo nel vostro lavoro attuale, e infine vorrei condividere con voi una citazione dello scrittore Wayne W. Dyer: "Tutto nell'universo è perfetto, compreso il desiderio di migliorare le cose"[4].

Emilio Scalfarotto

Capo di Gabinetto del Sottosegretario di Stato incaricato dell'attuazione del programma di governo"

[1] https://geopoliticalhub.unilink.it/the-basis-and-importance-of-the-forming-hungarian-italian-space-cooperation/

[2] https://www.spaceconomy360.it/competenze-e-lavoro/asi-da-governo-oltre-10-miliardi-di-risorse-saccoccia-crescita-attesa-anche-per-il-prossimo-quadriennio/

[3] https://innovazione.gov.it/notizie/articoli/spazio-siglate-le-convenzioni-pnrr-con-esa-e-asi/

[4] https://it.wikipedia.org/wiki/Wayne_Walter_Dyer