Il 68 per cento degli ungheresi considera corrotta l'élite politica di Bruxelles e gli intervistati ritengono che la corruzione sia il problema più grande in relazione alla leadership dell'Unione europea a Bruxelles - lo rivela la ricerca di Századvég di giugno, che ha mappato il pubblico atteggiamenti legati alle attività dell'élite di Bruxelles.
Il sondaggio mostra che più di due terzi degli ungheresi (68%) considerano corrotte le attività dell'élite di Bruxelles nel suo complesso: il 35% degli intervistati considera i leader di Bruxelles e la burocrazia dell'UE in larga misura corrotti, e il 33 per cento piuttosto.
I risultati del sondaggio non possono prescindere dal fatto che Bruxelles è stata recentemente scossa da uno scandalo di corruzione senza precedenti.
Va ricordato che nel dicembre 2022 le autorità belghe hanno scoperto una rete di corruzione legata al Parlamento europeo, nell'ambito della quale hanno sequestrato 1,5 milioni di euro in contanti.
Secondo i sospetti, il Qatar e il Marocco hanno cercato di pagare i membri del Parlamento europeo - il belga Marc Tarabella, l'italiano Andrea Cozzolino e la greca Eva Kaili - con somme significative per influenzare il processo decisionale dell'UE.
Inoltre, un totale di 53 membri del Parlamento europeo ha violato il codice di condotta dell'ente non comunicando entro il termine i viaggi ricevuti in regalo, anche dal Qatar. Tra gli altri, l'eurodeputato rumeno Cristian-Silviu Bușoi - che è stato presidente della Società di amicizia Unione europea-Qatar tra il 2019 e il 2021 - è arrivato con più di mille giorni di ritardo con la sua dichiarazione.
La ricerca ha anche affrontato la questione di quello che gli ungheresi pensano sia attualmente il problema più grande con la leadership dell'Unione europea a Bruxelles. Alla luce di quanto accennato in precedenza, è meno sorprendente che la corruzione sia venuta prima, che spicca nettamente tra le problematiche esaminate.
Di conseguenza, il 24% degli opinion maker considera la corruzione il problema più urgente in relazione a Bruxelles, seguita da debole difesa e impotenza (13%), nonché influenza esterna e disprezzo per gli interessi dell'Unione europea (11%). Il 10 per cento di coloro che esprimono un'opinione considera il processo decisionale macchinoso e lento il problema più grande dell'Unione europea.