Eva Kaili è effettivamente tornata: l'ex vicepresidente del Parlamento europeo ha votato nella sessione plenaria della legislatura Ue a Strasburgo l'11 luglio 2023.

Il 14 aprile Kaili, che in precedenza era in custodia cautelare, è stato posto agli arresti domiciliari nella capitale belga dal carcere di Haren a Bruxelles.

e successivamente gli è stato anche consentito di esercitare i suoi poteri come rappresentante del Parlamento europeo.

Sul deputato socialista greco accusato di corruzione si sono già sparse voci secondo cui intende tornare al Parlamento europeo come vittima, e nelle sue dichiarazioni alla stampa si è posizionato come vittima di una cospirazione e di un sistema giudiziario ingiusto.

Pelle dura: Eva Kaili rivuole il suo posto al Parlamento europeo!

Tra l'altro, afferma di essere stato intrappolato perché era un membro della sottocommissione investigativa sullo spyware del Parlamento europeo e in altre dichiarazioni ha parlato della natura discriminatoria del sistema legale belga o dell'intollerabilità delle condizioni carcerarie.

C'è stato un caso simile all'inizio di giugno, quando Marc Tarabella, l'eurodeputato arrestato per corruzione, ha affermato che la corruzione ha reso il nostro Paese inidoneo alla presidenza consecutiva.

Anche lì è successo che il rappresentante è stato messo agli arresti domiciliari dopo il carcere, da lì è tornato al PE, e poi ha dato un giudizio morale sull'Ungheria.

Mandarino

Immagine di presentazione: MTI/AP/Parlamento Europeo