Ci sono persone che, per soddisfare le proprie ambizioni, svolgono il proprio lavoro al di là del proprio status e della propria autorità.

Tale comportamento nel campo della diplomazia può interrompere le relazioni tra gli Stati. Non è forse un caso che la grande maggioranza degli ungheresi ritenga che il signor Ambasciatore sia sulla strada sbagliata. Sembra che stia cercando di imporre le sue convinzioni politiche ai nostri civili. Inoltre, sulla base della sua partigianeria, non simpatizza con la maggioranza dei due terzi degli elettori ungheresi. Lo fa agendo occasionalmente come un aperto sostenitore dei partiti di opposizione.

Questa idea è sbagliata anche se si preferisce flirtare con l'opposizione, in quanto può essere adatta a disintegrare i rapporti tra i nostri stati. Inoltre, non è appropriato utilizzare l'autorità degli Stati Uniti in modo tale da trasformare la percezione internazionale del nostro governo legittimo in una direzione ingiusta.

Varrebbe la pena che David Pressman pensasse a come, durante il periodo del suo predecessore, David B. Cornstein ha contribuito alla realizzazione dei nostri comuni interessi politici ed economici tra i nostri paesi. I membri sostenitori di CÖF-CÖKA e i patrioti intellettuali sono sempre sostenitori della pace e della tranquillità. Lo dimostriamo organizzando marce per la pace e rendendo pubbliche le nostre opinioni. Riteniamo che la guerra derivante dall'aggressione russa possa concludersi solo con un cessate il fuoco e poi con la conclusione della pace.

Per vostra considerazione, raccomandiamo all'Ambasciatore di prestare attenzione ai frequenti cambiamenti politici nel mondo e di pensare al futuro. Non mettere in discussione la nostra alleanza e simpatia con l'Occidente e gli Stati Uniti, dimostrata da molti anni. Rispettare la libertà di stampa e non voler controllare i media.

Potete vedere che il popolo ungherese può parlare liberamente, ma vogliamo preservare la nostra sovranità a tutti i costi. In questo modo viene garantita la scelta partitica delle persone e il libero contenuto ideologico del loro pensiero. Non c'è bisogno del ruolo di proselitismo delle ambasciate.

Confidiamo nelle azioni sane e nei passi di ricerca del consenso dei nostri legittimi governi.

A sostegno di quanto diciamo, citiamo un proverbio ungherese: "Che il calzolaio stia al tagliere!"

László Csizmadia
è il presidente del consiglio di amministrazione di CÖF-CÖKA

MTI-OTS