Non ritiene opportuno convocare il III. Il Concilio Vaticano è il capo della Chiesa cattolica, perché vede il II. gli obiettivi del consiglio non sono ancora stati realizzati.

La diplomazia vaticana continua a mediare tra le parti e le iniziative di pace, ha affermato il Santo Padre in un'intervista pubblicata venerdì sul portale digitale spagnolo Vida Nueva, in cui ha parlato, tra l'altro, anche del servizio sacerdotale.

Papa Francesco ha definito gli sforzi per porre fine alla guerra in Ucraina un'offensiva di pace. Ha dichiarato di voler continuare il lavoro diplomatico che aveva avviato, che aveva affidato al cardinale Matteo Zuppi, che fino ad ora aveva negoziato a Kiev, Mosca e Washington.

Il capo della Chiesa cattolica ha detto, sulla base dei rapporti del cardinale Zuppi: "A Kiev, continuano a concentrarsi sulla vittoria, non approfittando dell'opportunità per mediare". Ha definito "diplomatico" il comportamento di Mosca nei confronti dell'inviato pontificio.

Ritiene che in termini di mediazione tra le parti, i progressi più significativi siano stati compiuti finora in materia di ritorno dei bambini trasportati dall'Ucraina alla Russia. Per raggiungere questo obiettivo, ha aggiunto Papa Francesco, intende nominare un rappresentante diplomatico permanente che farà da ponte tra le autorità russe e quelle ucraine.

"Per me, questo è un grande passo nel mezzo del dolore della guerra", ha detto, riferendosi al ritorno a casa dei bambini il prima possibile.

Ha confermato che la prossima tappa del cardinale Zuppi sarà Pechino, poiché "Washington e Pechino hanno la chiave per disinnescare il conflitto". Ha detto che la diplomazia vaticana sta lavorando alla preparazione di un incontro di pace, che si terrà ad Abu Dhabi con la partecipazione dei leader religiosi a novembre prima del vertice Onu sul clima a Dubai.

L'iniziativa è coordinata dal cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato della Santa Sede, ed è stata scelta Abu Dhabi perché l'incontro di pace si è svolto “fuori dal Vaticano, in territorio neutrale”.

Per quanto riguarda i futuri viaggi papali, Papa Francesco ha detto che sta progettando di andare in Kosovo e nel suo paese d'origine, l'Argentina, e i piani includono una visita in Spagna. Allo stesso tempo, ha notato che vuole passare attraverso i paesi europei più piccoli prima di quelli più grandi.

Papa Francesco, che sta attualmente partecipando al Vertice mondiale della gioventù a Lisbona, ha parlato con Vida Nueva prima di partire.

Ha detto che abbiamo bisogno di seminaristi “normali” che non seguano un'ideologia pastorale di sinistra, di destra o centrista, che non predichino dogmi, ma che agiscano, camminino nel mondo, affrontino i loro problemi e giochino a calcio.

Ha spiegato che il tempo per un terzo Concilio Vaticano non era ancora arrivato, in quanto le decisioni del Concilio Vaticano II, iniziato nel 1962, non erano ancora state attuate.

MTI