"Dominik Szoboszlai e Milos Kerkez hanno iniziato la loro carriera calcistica in Inghilterra. Inginocchiandosi", ha scritto Gábor Bencsik nel suo post su Facebook.
Nel suo post, il cui accesso è limitato, il giornalista ha scritto quanto segue sui due calciatori:
"Non possono farne a meno, proprio come quelli che qui in Ungheria hanno dovuto cantare l'Internazionale per quarant'anni, hanno dovuto unirsi al KISZ e hanno dovuto tacere quando l'oratore ha detto viva l'amicizia sovietico-ungherese. L'oratore sapeva che era una bugia, sapeva anche che lo sapevano anche i membri del pubblico, eppure lo disse, eppure rimasero in silenzio. Dovevi vivere e potevi vivere solo con alcuni compromessi. Almeno tacendo".
Secondo Gábor Bencsik, gli inglesi sono già qui.
"Chi spinge i calciatori a inginocchiarsi sa che i calciatori sanno che è tutta una bugia, che inginocchiarsi non è una posizione coraggiosa, ma piuttosto un compromesso, ma bisogna vivere. Infatti loro stessi, gli allenatori e i dirigenti che costringono i giocatori a inginocchiarsi, sanno anche che questo è un compromesso da parte loro, lo sa anche il proprietario del club, ma gli sponsor e i media, bisogna vivere".