La tradizione degli incontri di pace ad Assisi fu iniziata da San II. È stato creato da János Pál.

Dal 10 al 12 settembre la Comunità di Sant'Egidio ha tenuto nella capitale tedesca il suo incontro internazionale per la pace. Papa Francesco ha inviato per l’occasione un messaggio in cui chiede di pregare instancabilmente e di lavorare per la pace.

Il continente un tempo diviso guardava al futuro con grandi speranze quando è crollato il Muro di Berlino, ma oggi l’ombra oscura della guerra cade ancora una volta su di noi, ha scritto il Santo Padre.

Bisogna credere nella forza della fratellanza e dell'unità, bisogna dare spazio alla pace: questo vale soprattutto per i leader dei paesi, per la comunità internazionale e per le persone di fede. I territori insanguinati dell’Ucraina, dell’Africa e del Medio Oriente ci gridano: non possiamo tollerare la distruzione della guerra; alla vista della morte, dei feriti, del dolore, della fuga.

"Non basta guardare realisticamente ai fatti, occorre qualcosa di più, e questo non è altro che l'audacia della pace, che costituisce il nucleo dell'incontro della comunità di Sant'Egidio. Non abbiate paura di implorare, implorare la pace, attraversare il muro impossibile, costruito a causa dei dolori passati e delle grandi ferite. È difficile, ma non impossibile, raggiungere la pace, rivolgiamoci al Signore con fiducia!" Papa Francesco esorta nel suo messaggio.

Prosegue l'incontro della comunità di Sant'Egidio a Berlino della S. II. La tradizione degli Incontri per la pace di Assisi è iniziata da Papa János Pál nel 1986, dove i più grandi leader religiosi e figure civili del mondo dialogano tra loro per un obiettivo comune: la creazione della pace.

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