Il Primo Ministro visiterà quest'anno la Capitale europea della cultura in occasione della festa nazionale.

Veszprém è stato uno dei luoghi più significativi della rivoluzione del 1956, qui si è svolta la più grande resistenza armata contro le truppe sovietiche dopo Budapest. Il 22 e 23 ottobre a Budapest si terranno, come l'anno scorso, commemorazioni nei luoghi famosi della rivoluzione del 1956 e della lotta per la libertà.

L'organizzazione della Guardia Nazionale ebbe inizio qui, già il 29 ottobre. Inoltre, durante la rivoluzione la città assunse un ruolo enorme nel garantire l'approvvigionamento alimentare di Budapest, insieme ad altri insediamenti.

Una figura di spicco negli eventi rivoluzionari di Veszprém fu il martire Árpád Brusznyai, che fu presidente del Consiglio rivoluzionario nazionale della contea di Veszprém dal 1 novembre 1956. È grazie a lui che non ci fu lotta armata in città durante la rivoluzione, perché non diede armi ai civili, compresi gli studenti universitari.

Dopo la repressione della rivoluzione, 92 persone furono deportate da Veszprém nell'Unione Sovietica, il numero più alto dopo Budapest (in Ucraina furono imprigionati un totale di 850 ungheresi). Il 6 dicembre 1956 duemila donne manifestarono a Veszprém contro la repressione della rivoluzione e la vendetta del regime comunista.

Árpád Brusznyai fu giustiziato 65 anni fa, nel 1958.

Viktor Orbán ha tenuto un discorso l'anno scorso a Zalaegerszeg, in occasione della presentazione del Mindszentyneum, che presenta la vita di József Mindszenty. I luoghi dei discorsi del primo ministro sono simbolici: mostrano chiaramente che la rivoluzione del 1956 è stata una rivoluzione per l'intero paese.

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