Secondo la presidente della Repubblica Katalin Novák noi ungheresi non possiamo mai restare indifferenti a ciò che accade in Israele. Nel corso della sua visita in Israele, il Presidente della Repubblica ha incontrato anche i parenti degli ostaggi ungheresi rapiti.

Il presidente israeliano Jichák Hercog ha ricevuto domenica nella sua residenza a Gerusalemme il presidente ungherese Katalin Novák, venuto in Israele in visita di solidarietà. Hercog ha sottolineato che il suo partner ufficiale ungherese è arrivato nel periodo più triste della storia di Israele, un mese dopo l'attacco terroristico "incomprensibile, barbaro, inaccettabile" dell'organizzazione terroristica islamica Hamas, che domina la Striscia di Gaza, in cui furono uccisi la maggior parte degli ebrei un giorno dall'Olocausto. Hercog ha ricordato le immagini dei bambini, degli anziani e delle donne trascinati nella Striscia di Gaza, e ha ringraziato per la visita, affermando che Israele non dimenticherà che è al fianco dell'Ungheria in questi tempi difficili, né che Teodor Herzl, che sognava lo Stato, è nato a Budapest.

Katalin Novák ha sottolineato che Israele ha il diritto di difendersi e ha condannato l'attacco di Hamas.

Lui ha definito scioccanti gli orrori del 7 ottobre, ha sottolineato che in Ungheria tutti condannano le immagini del terrore, al di sopra della simpatia del partito, e sono solidali con Israele, e ha assicurato il suo sostegno al presidente israeliano. Credeva che non si dovesse negoziare con i terroristi, ma nella lotta contro di loro si dovrebbe proteggere la vita dei civili.

Hercog ha sottolineato che se Israele non ostacolasse i terroristi, tutta l'Europa sarebbe il loro prossimo obiettivo, e ha confermato che Israele sostiene l'assistenza umanitaria ai civili di Gaza.

Ha detto che Hamas viola la Convenzione di Ginevra e quindi non sa nulla degli israeliani rapiti nella zona, mentre Israele sta creando una zona di sicurezza per proteggere i civili.

Katalin Novák ha sottolineato sia al presidente israeliano che ai parenti degli ostaggi ungheresi rapiti che, essendo madre di tre figli, la sofferenza delle famiglie degli ostaggi è per lei particolarmente dolorosa.

Ha assicurato ai parenti la sua profonda solidarietà e ha prima ascoltato il racconto della madre le cui figlie di 8 e 15 anni sono state rapite da Hamas in un kibbutz vicino alla zona il 7 ottobre.

Ci sono due ragazze ungheresi tenute prigioniere da Hamas

Ha anche conosciuto la storia di un padre di 47 anni con un bambino piccolo, al quale Hamas aveva detto che se fosse andato con loro senza opposizione, non avrebbero ucciso sua moglie e i suoi figli.

Da allora la sua famiglia non sa più dove si trovi, così come è accaduto al terzo prigioniero ungherese.

Katalin Novák ha promesso che avrebbe fatto di tutto non solo per loro, ma anche per liberare tutti gli ostaggi israeliani.

MTI

Foto di copertina: Nella foto pubblicata dal Sándor-palota, la presidente Katalin Novák (b2) ha incontrato i familiari degli ostaggi ungheresi a Gerusalemme il 5 novembre 2023 Fonte: MTI/
Sándor-palota/Gyula Bartos