Muhhamad ha pubblicato con orgoglio che "Londra è con Gaza" e all'improvviso ci sentiamo come se l'Europa fosse perduta. Scritto da Dániel Kacsoh.
Mantenendo il principio morale secondo cui tutta la vita è una perdita, soprattutto le vittime civili innocenti dei conflitti armati che infuriano intorno a loro, c’è un ordine drammatico nel modo in cui l’Occidente reagisce agli eventi in Israele in questi giorni.
Registriamolo ancora e ancora: il 7 ottobre, militanti fanatici e spietati hanno attaccato civili israeliani, hanno bruciato un bambino, hanno insultato un anziano, hanno preso ostaggi e hanno riferito con orgoglio tutto questo ai loro familiari e al mondo intero.
Sono poi fuggiti di nuovo a Gaza, dove Hamas ha portato avanti per anni uno spietato stato di terrore. Da allora "aspettano" contrattacchi davvero decisivi, duri e allo stesso tempo perfettamente comprensibili. Presumibilmente sotto la pressione americana, sono più cauti di quanto avrebbe dettato la prima, legittima indignazione.
Ma anche allora: l’attacco terroristico bestiale e senza precedenti contro Israele ha avuto luogo, la sua portata e la sua “qualità” sono del tutto insondabili.
Più precisamente dovrebbe essere, ma soprattutto gli sviluppi e gli eventi degli ultimi giorni, nonché la copertura mediatica che dimentica l’insulto e simpatizza quasi esclusivamente con i palestinesi, ci portano a concludere:
lo standard morale dell’Occidente fu penosamente ribaltato.
Una folla di 300.000 persone a Londra è un segnale inquietante: le persone che vivono lì hanno scelto da che parte stare. In un Paese dove il sindaco della capitale e il primo ministro sono immigrati, e il primo è addirittura musulmano, e lo stesso vale anche per la "vicina" Scozia, ebbene, lì, a quanto pare, gli ebrei non possono aspettarsi molto di bene . Nemmeno un ministro.
Ma questo vale anche per Belgio, Francia e Germania, che hanno organizzato manifestazioni simili. Certo, la polizia a volte agisce contro coloro che perpetrano il terrorismo, vieta addirittura alcune azioni, i leader degli stati sono cauti, ma i media e l’umore pubblico iniziano a puntare nella stessa direzione:
"libertà per i palestinesi che combattono con gli strumenti del terrore, abbasso Israele!"
Da tempo ormai l’Europa ha intrapreso un percorso radicalmente opposto alla sua identità e ai suoi valori originari.
Quando Muhammad pubblica che Londra è con Gaza, mostra simbolicamente questa grave crisi.
Se l’Europa, che si occupa della distribuzione europea di persone provenienti da regioni gravate da antisemitismo, logica tribale e da una cultura totalmente diversa, ed è insensibile alla minaccia per gli ebrei a livello pubblico, non torna in sé, non riorganizza i suoi valori e la sua strategia, questa storia potrebbe avere una fine catastrofica!
Naturalmente c’è una posizione ungherese onorata qui con il ritiro delle risorse e le imprecazioni, che può fungere da guida per le potenze esitanti.
Lasciamoli scegliere!
Immagine di copertina: Manifestazione filo-palestinese a Londra
Fonte: X/Jeremy Corbin (deputato britannico