Questa fascia di età non ha tanto tempo nella vita quanto quella più giovane, quindi non reagisce alle tensioni future con la stessa qualità delle generazioni che seguiranno, perché affidiamo ai pensionati la catastrofe che accadrà tra 30 anni ? – Ne ha parlato in una recente intervista Zoltán Fleck, l’avvocato premiato da Ferenc Gyurcsány. In precedenza, Fleck avrebbe varato una costituzione senza la maggioranza dei due terzi.  

Non è la prima volta che il sociologo del diritto premiato da Ferenc Gyurcsány attira l'attenzione su di sé con una dichiarazione scandalosa. Zoltán Fleck ha recentemente rilasciato un'intervista a un portale di notizie di sinistra, in cui ha messo in dubbio il diritto di voto dei pensionati.

In sostanza, in un'intervista rilasciata qualche giorno fa Zoltán Fleck ha messo in dubbio la ragion d'essere del diritto di voto dei pensionati, affermando che questa fascia di età non ha più tanto tempo nella vita quanto quella più giovane, e quindi non ha reagire alle tensioni future con la stessa qualità delle generazioni che seguiranno - ha osservato il gruppo Firewall .

Come è stato scritto, è proprio per questo che - secondo Fleck -

ai nostri connazionali in pensione non dovrebbe nemmeno essere data la possibilità di influenzare in modo significativo le questioni che riguardano il lontano futuro: "Perché affidiamo ai pensionati la catastrofe che accadrà tra trent'anni?"

- chiede il professore di giurisprudenza.

Il gruppo Firewall ha ricordato che nel 2011 Fleck, premiato da Ferenc Gyurcsány - che ricopriva anche l'incarico di portavoce della Carta democratica ungherese organizzata dal decaduto primo ministro - prese parte all'azione in cui Gyurcsány fu paragonato a Imre Nagy, definendo l'immunità del primo una "causa concettuale" ed è stata fissata come la fine dello stato di diritto.

Dopo la caduta del governo socialista, Fleck ha partecipato regolarmente al consiglio di programma dedicato al principio e al fondamento ideologico del programma MSZP, e nel 2013 ha assunto un ruolo centrale nel comitato elettorale "alternativo" dell'associazione Gyurcsány-Bajnai ha chiamato il comitato di monitoraggio delle elezioni.

Il sociologo del diritto ha avuto un ruolo centrale anche nella campagna elettorale della sinistra 2022: è diventato il capo del gruppo di lavoro di diritto pubblico dell’opposizione unitaria. In questo ruolo il leader dell'opposizione, che si occupa del passaggio al diritto pubblico, è noto soprattutto per il fatto che

ha affermato apertamente che, in caso di una possibile vittoria elettorale della sinistra, "si deve rinunciare alla mera applicazione dello Stato di diritto. Ma non è mai stato diverso durante i cambi di regime, dopo le grandi rivoluzioni".

Fonte : hirado.hu/origo _

Foto: MTI/Attila Kovács