La sinistra liberale europea è riuscita a far passare al Parlamento europeo la relazione che propone di modificare i trattati fondamentali, cosa che distruggerebbe la cultura del consenso che è l’anima dell’Europa, o l’istituzione del processo decisionale all’unanimità nel Consiglio.

Cancellando la cultura del consenso, l’Unione Europea si sposterebbe verso un impero federalista, un superstato guidato dai burocrati di Bruxelles, ha scritto Judit Varga nel suo post su Facebook.

Anche il presidente della commissione per gli affari europei del Parlamento Fidesz ha spiegato nel suo post cosa ciò significherebbe per l'Ungheria e l'Europa centrale:

"Cercherebbero di imporre tutto agli Stati membri dal centro di Bruxelles, ci trascinerebbero in guerra, annullerebbero la riduzione dei servizi pubblici, ci priverebbero del diritto di comporre il nostro mix energetico, ci costringerebbero quote obbligatorie di migranti e ideologia di genere su di noi", ha sottolineato Judit Varga.

L'ex ministro della Giustizia ha sottolineato: L'Ungheria ritiene che l'unanimità delle decisioni sia l'ultima garanzia della tutela degli interessi nazionali nell'Unione europea, "pertanto per noi cambiare questa situazione è un tabù".

“Ci opporremo alle aspirazioni imperiali su tutte le piattaforme. Tuttavia la proposta dei Verhofstadt ci conferma una cosa: a Bruxelles è necessario un cambiamento❗!" Judit Varga ha chiuso il suo post.

Secondo Judit Varga si cercherà di imporre tutto dal centro di Bruxelles agli Stati membri.
Fonte: Facebook/Judit Varga