Sperimento come un dono del Creatore il fatto di poter vivere la mia ebraicità qui e in questo modo. Sono orgoglioso del mio Paese, del mio governo - scrive Péter Weisz, presidente del Barankovics Israelite Workshop.
Dobbiamo sentirlo, ma dobbiamo soprattutto preoccuparci che al signor David Pressmann non piacciano i manifesti di consultazione del governo ungherese. Anche se il suo sfogo è così forte e veemente, cosa dovremmo farne?
La domanda di fondo: chi è David Pressman, che definisce antisemiti i manifesti in questione? È lui che ha "riunito" gli ebrei ungheresi alla serata Seder di grande successo? È lui che rappresenta la sua nazione come ambasciatore di un paese, stando al di sopra della politica e lavorando su relazioni amichevoli tra i due popoli?
È lui che, in qualità di ambasciatore americano a Budapest, prende posizione a favore dei presunti attacchi alla dinastia Soros e brucia immediatamente uno stigma antisemita sul governo ungherese se pronuncia il nome Soros?
Accusa il governo ungherese di fomentare la divisione e di condurre campagne con retorica antisemita?
Essendo ebreo ungherese, non ho bisogno dell'aiuto di David Pressman per interpretare i manifesti del governo.
Guardando indietro al mio passato e a quello della mia famiglia, posso distinguere tra il vero antisemitismo e le accuse di diffamazione ebraica inventate per guadagno politico.
Il festival culturale ebraico di Gyöngyös in autunno, che dimostra anche in modo eloquente la presenza degli ebrei rurali, per me è una prova sufficiente che, anche se c’è un certo livello di atteggiamento antisemita nella società ungherese, ciò non mette in pericolo gli ebrei ungheresi nel poter vivere liberamente la propria religione e cultura e non aver paura degli attacchi alle istituzioni ebraiche.
Sperimento come un dono del Creatore il fatto di poter vivere la mia ebraicità qui e in questo modo. Sono orgoglioso del mio Paese, del mio governo,
che fornisce rifugio e garantisce sicurezza alle madri e ai bambini ebrei fuggiti dal terrore.
In confronto a ciò, a chi importa cosa o chi sta attualmente facendo saltare la miccia a David Pressman.
Immagine in evidenza: la pagina Facebook dell'Ambasciata Budapest