Secondo il musicista rock, l'America finge sempre di essere nostra amica mentre ci dà ordini.

Nella nostra storia moderna siamo rimasti bloccati tra la scarpa sovietica e quella americana, ma ora il "Soviet" ci minaccia dall'Occidente, ha detto in un'intervista a Magyar Nemzet.

Feró Nagy si sta preparando per il concerto per il 45° anniversario di Beatrice, ma nell'intervista sono emersi anche temi politici.

Riguardo agli Stati Uniti, ha detto che pensava

"L'America è una grande potenza che finge sempre di essere nostra amica, ma allo stesso tempo ci comanda."

Ha aggiunto anche quello

David Pressman, l'ambasciatore americano a Budapest, provoca apertamente il nostro Paese.

"Non sono omofobo, ma cosa c'entro con la tua vita personale?" - ha detto riferendosi al fatto che gli dà fastidio quando l'ambasciatore annuncia che lui è gay e che il suo compagno è un uomo.

Secondo il musicista rock la grande menzogna del mondo è che la forma occidentale di democrazia venga presentata come l'unica verità possibile.

"Per me non è democrazia se mi "picchiano in faccia" perché dico qualcosa che non gli piace"

Ha aggiunto.

Ha anche parlato del fatto che adesso siamo contro il sistema perché siamo contro l’Unione europea. La musica rock è sempre stata politicizzata.

Chi interpreta l'indipendente di solito è di sinistra."

Ha espresso anche la sua opinione sull'odierno sistema politico ungherese, secondo lui, dopo il cambio di sistema, in realtà è stato necessario aspettare fino agli anni 2010 per "dire davvero tutto". Feró Nagy vede che il vero cambio di regime sta avvenendo adesso, e questo è molto visibile anche nella vita culturale.

L’intervista completa può essere vista qui sotto:

Immagine di presentazione: MTI/Csilla Cseke