Nel XVII secolo la celebrazione fu illegale per un decennio e mezzo.
Mentre la sera del 24 dicembre rappresenta il “culmine” del Natale nel nostro Paese, il 25 dicembre è un giorno di spicco nelle zone anglosassoni. Qualche centinaio di anni fa, invece, la festa durava fino al mare, si suonava, si ballava, si facevano grandi feste, si celebravano particolari funzioni religiose, e i negozi erano aperti solo per un tempo limitato, a differenza di pub, dove l'alcol abbondava.
Questo è stato il caso fino a quando i puritani non hanno rovesciato la monarchia, perché pensavano diversamente al modo di festeggiare.
Hanno visto che non c'è nulla nella Bibbia che suggerisca di celebrare feste in questo periodo, celebrare la nascita di Cristo con inviti così mondani è un peccato e un'infezione.
Nel 1644 i puritani, che erano la maggioranza in parlamento, approvarono un decreto in cui vietavano le feste di Natale e prescrivevano invece il digiuno e la preghiera.
Se ciò non bastasse, una guida religiosa del 1645 semplicemente non scriveva nulla sul Natale. E nel 1647, quando il re Carlo I fu bandito e il presbiterianesimo divenne religione di stato e si affermò che le festività natalizie erano illegali (così anche per Pasqua e Pentecoste), se qualcuno le celebrava ancora veniva punito. I giorni di Natale dovevano diventare giorni feriali, era proibito decorare, cantare, ballare, bere alcolici, si poteva invece pregare e digiunare.
Anche il nome del Natale fu cambiato, poiché la parola "mas" somigliava alla parola massa, così cambiarono il nome della festa proibita in Cristo-marea.
Tuttavia, queste regole non piacevano molto alla gente, in molti luoghi si riunivano negli scantinati e celebravano il Natale in segreto.
La resistenza è stata ancora più spettacolare: il sindaco di Londra, ad esempio, è stato pubblicamente rimproverato per aver fatto rimuovere le decorazioni natalizie dalla città, e il sanguinoso scontro tra chi era favorevole a tenere i negozi aperti e chiusi a Natale è stato represso dall'esercito. del consiglio comunale. Alla fine scoppiarono disordini in diversi luoghi, oltre a Christmas fu ucciso un manifestante, che purtroppo si chiamava Christmas, che significa Natale, quindi Christmas fu ucciso in senso figurato. A Canterbury è scoppiata una protesta per l'apertura del mercato cittadino, i negozi aperti a Natale sono stati distrutti e poi è stata rilevata con successo anche la gestione della città.
Dopo la fucilazione di Károly I nel 1649, i movimenti per il Natale si spensero, ma molte persone festeggiarono in segreto.
Libero solo dal 1660, con la restaurazione della monarchia, e figlio di Carlo I, II. Dopo che Carlo salì al trono, il Natale poté essere celebrato di nuovo in Inghilterra, Galles e Irlanda.
Campagna colorata
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