Quanto accaduto in Polonia va contro lo spirito europeo che Donald Tusk promosse anni fa come presidente del Consiglio europeo.
La "pulizia" che avviene nella televisione pubblica polacca è illegale: lo ha affermato venerdì pomeriggio l'avvocato costituzionalista Zoltán Lomnici Jr., consulente della Fondazione Századvég, al telegiornale dell'attuale canale M1.
Le norme giuridiche polacche sono chiare,
la rapida destituzione dei dirigenti della televisione pubblica polacca non avrebbe potuto essere attuata con una risoluzione parlamentare,
avrebbe dovuto essere modificata una legislazione o una legge di livello superiore, il che è quindi incostituzionale. Anche il presidente della Repubblica di Polonia Andrzej Duda ha parlato di crisi costituzionale in relazione a quanto accaduto, ha sottolineato il giurista costituzionale.
Ha aggiunto: quanto accaduto con i media pubblici polacchi dimostra che il nuovo primo ministro polacco Donald Tusk ha abbracciato i piani della sinistra ungherese prima delle elezioni del 2022, secondo i quali lo Stato di diritto e il costituzionalismo saranno sospesi in caso di vittoria.
Secondo gli analisti, Donald Tusk fa gli interessi dei leader del Partito democratico americano, delle fondazioni della società aperta di György Soros e di Bruxelles.
E quando dal punto di vista della Polonia si antepongono questi interessi esterni a quelli del popolo polacco, viene violata la sovranità polacca, ha spiegato lo specialista.
Anche Zoltán Lomnici Jr. ha sottolineato quanto accaduto in Polonia
va contro lo spirito europeo che Donald Tusk aveva proclamato anni fa presidente del Consiglio europeo,
inoltre, dimostra che i burocrati di Bruxelles non prendono sul serio la legge, la rendono “ancella della politica” e la subordinano ai loro interessi politici.
Ciò che è accaduto mostra anche cosa sarebbe successo se la “sinistra del dollaro” avesse vinto le elezioni ungheresi nel 2022: aperta violenza politica e pulizia, ha commentato Zoltán Lomnici Jr. su M1 News.
Foto: Civilek.Info